Gran Bretagna, la raccolta delle slot B1 è cresciuta del 10% dopo che il Governo ha innalzato i limiti di giocata – da 3 a 5 sterline – e quelli di vincita – da 4mila a 10 mila sterline – nel corso del 2014. E’ quanto emerge da una ricerca commissionata dal Responsible Gambling Trust ai ricercatori della University of Liverpool’s Management School, della University of Salford e del National Centre for Social Research, e condotta sui dati forniti da Rank Group, l’operatore che controlla i Grosvenor Casinos, la rete più estesa di casinò a terra del Regno Unito. In particolare dalla ricerca emerge che con i nuovi limiti, le slot abbiano sottratto clienti ai giochi da tavolo, un fenomeno evidente soprattutto nelle aree più disagiate: qui i giochi da tavolo hanno registrato crolli nei ricavi per 5mila sterline a settimana. In sostanza, secondo lo studio, con i vecchi premi di 4mila sterline le slot non erano particolarmente attrattive per queste categorie di giocatori. Inoltre è aumentato il numero dei giocatori che registra perdite al di sopra delle 300 sterline: si è passati dal 2,71 al 3,32%. I giocatori che passano più di 4 ore alle slot sono il 5,71%, prima erano il 5,1%. Altalenanti i dati sulle abitudini di una categoria particolarmente a rischio: i giocatori al di sotto del 25 anni provenienti dalle aree più disagiate. La loro spesa media è risultata più alta rispetto a quella dei coetanei provenienti da altre aree (8 contro 5,53 sterline), ma la durata della sessione media di gioco è sostanzialmente la stessa, e i giovani meno fortunati per il momento hanno diradato la frequenza degli ingressi nelle case da gioco. rg/AGIMEG