“Se la legge non fosse costituzionale o fosse stata in conflitto con le prerogative dello Stato, sarebbe stata impugnata”. E’ questa la posizione di Marco Grimaldi, capogruppo di SEL-SI al Consiglio Regione del Piemonte, a proposito della legge sul gioco d’azzardo. “Oggi il Presidente Chiamparino, pur riconoscendo il voto unanime del Consiglio Regionale e le finalità ineccepibili della legge, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio in cui, alla luce del disegno di legge di Stabilità 2018 (che quindi non è ancora vigente), chiede di modificare la norma regionale approvata pochi mesi fa, per venire incontro agli esercenti ed evitare danni erariali. Come hanno sottolineato tutte le forze di maggioranza, ‘non è possibile, a poche ore dall’entrata in vigore di una legge, modificarla con semplici atti di indirizzo o prese di posizione’. Le leggi regionali devono adeguarsi agli indirizzi della Conferenza Stato-Regioni, nel senso che non possono essere più permissive. Al contrario, alla fine del punto 5 dell’intesa siglata dalla Conferenza il 7 settembre 2017, si stabilisce che le Regioni possono “prevedere forme maggiori di tutela per la popolazione”. “Non crediamo sia necessario convocare alcun Consiglio urgente, non condividendo il metodo e il merito di questa richiesta” – prosegue Grimaldi, relatore di maggioranza della legge, e il Capogruppo di Art. 1 – Mdp Walter Ottria. – “Il metodo, perché la legge è stata approvata a maggio 2016 all’unanimità e modificata solo il 26 luglio e ora con un colpo di spugna si vorrebbe cancellare il voto dell’aula. Il merito, perché la legge fornisce finalmente la cornice entro la quale regolare la materia, come Comuni e cittadini chiedono da troppo tempo”. lp/AGIMEG