Secondo quanto riportato da un quotidiano locale di St. Maarten in merito alla richiesta di estradizione per Francesco Corallo avanzata dall’Italia, l’udienza che si è tenuta lo scorso 6 giugno presso l’aula di Giustizia del tribunale di St. Maarten ha lasciato intravedere buone prospettive per il rilascio di Corallo, richiesto dal collegio di difesa dietro 3 milioni di dollari di cauzione. I giudici non sono ancora giunti ad una decisione finale. Roy Moes, avvocato di Corallo, al termine dell’udienza ha commentato che, dopo una sessione a porte chiuse durata quasi due ore, il giudice ha annunciato che prenderà una decisione “il prima possibile, e comunque entro il 20 giugno”. Inoltre, ha aggiunto Moes, la Corte si era informata sulla possibilità di utilizzare il controllo elettronico a St. Maarteen, e “questa misura” ha detto l’avvocato “è permessa”. Corallo è in prigione da 176 giorni, aspettando la pronuncia della Corte e quindi senza poter conoscere l’esito della sua detenzione. Per questo motivo, durante l’udienza del 6 giugno, centinaia di persone tra lavoratori e famiglie hanno manifestato a supporto di Corallo muniti di striscioni davanti al Tribunale cantando “Free Francesco” e “Respect human rights”. Nell’unica intervista rilasciata dal carcere caraibico, Corallo aveva ribadito la sua estraneità all’accusa di evasione fiscale per il mancato versamento del Preu per il periodo di imposta 2004-2006, che è stato invece estinto. lp/AGIMEG