“A Cesena la mappatura di tutte le sale a 500 metri dai luoghi sensibili ha evidenziato come ben 91 dei 99 locali pubblici che ospitano video lottery e slot dovranno spostarsi o chiudere da dove si trovano attualmente. Sicuramente un buon inizio, che speriamo coinvolga tutta la provincia. Ma non basta, é necessario fare molto di più”. Sono le parole del Comitato Mille papaveri Rossi a Cesena, nella provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna. “La specifica delibera della Giunta della Regione Emilia-Romagna ha individuato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, i luoghi di culto, gli impianti sportivi, le strutture residenziali o semiresidenziali in ambito sanitario o sociosanitario, le strutture ricettive per categorie protette, i luoghi di aggregazione giovanile e gli oratori come strutture sensibili, lasciando la libertà ai Comuni per individuare altri luoghi sensibili ai quali applicare le disposizioni, tenendo conto delle caratteristiche sociali ed economiche della popolazione del proprio territorio, e portare a classificare come sensibili dei luoghi che in altre realtà non lo sono”, aggiunge. “Noi chiediamo che sia fatto il massimo dando il nostro appoggio e sostegno alle iniziative messe in campo. Dalla mappatura e dall’adozione dei provvedimenti di chiusura è previsto un periodo di tempo a tutela della continuità occupazionale di chi è impiegato negli esercizi soggetti a chiusura e per consentire la progressiva delocalizzazione delle sale gioco e delle sale scommesse agli esercenti che intendano proseguire la propria attività spostandola in zona non soggetta a divieto. Sarebbe importante portare avanti campagne di sensibilizzazione e politiche incentivanti per chi intende “trasformare” la propria attività”, ha concluso. cdn/AGIMEG