Slot, a Bari presunta gestione mafiosa degli apparecchi: 38 persone a processo

Il gup del Tribunale di Bari Antonella Cafagna ha rinviato a giudizio 28 persone e ha fissato il processo con rito abbreviato per altri 10 imputati al termine dell’udienza preliminare sulla presunta gestione mafiosa delle slot machine a Bari. Il 17 novembre di discuterà l’abbreviato per un imprenditore barese, socio di fatto di società e sale giochi a Bari e in provincia, il quale avrebbe gestito per anni in modo quasi monopolistico il mercato delle videolottery sull’intero territorio. Il 7 ottobre inizierà invece il processo con rito ordinario nei confronti degli altri 28 imputati, tra i quali pregiudicati affiliati a diversi clan mafiosi della città. Stando alle indagini di Gico e Scico della Guardia di Finanza di Bari, coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi e dalla pm della Dda di Bari Bruna Manganelli, l’imprenditore nel circuito di scommesse si sarebbe accordato con i vertici dei clan mafiosi di Bari e provincia per «compiere atti di concorrenza sleale imponendo una posizione dominante nel mercato dei videopoker e di altri apparati da intrattenimento elettronici», attraverso «la minaccia e l’assoggettamento omertoso». lp/AGIMEG