Figurano tra i Principali settori di attività per importo concesso per la Germania le attività riguardanti scommesse e case da gioco. E’ quanto evidenziato nella relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive (Aggiornata al 30 settembre 2022) pubblicata al Senato.
“In cooperazione con i sistemi comunitari, i dati relativi agli aiuti individuali con importi concessi superiori a 500.000 euro vengono trasmessi dal Registro Nazionale degli aiuti di Stato alla banca dati europea della trasparenza degli aiuti di Stato (Transparency Award Module) per consentire ai cittadini e alle imprese di tutti gli Stati Membri di poter accedere agevolmente ad informazioni utili quali: il nome del beneficiario, l’importo, l’ubicazione, il settore e l’obiettivo. Pertanto, esiste la possibilità di un confronto tra i diversi paesi, seppure limitatamente agli aiuti di importo superiore a 500.000 euro e tenendo conto della differenza di dimensione e caratteristiche degli stessi. Da un primo confronto internazionale in termini di valore assoluto degli aiuti, nel periodo da gennaio 2021 a giugno 2022 l’Italia ha fatto segnare l’importo più elevato di agevolazioni concesse pari a circa 66.697 milioni di euro. Tale importo risulta essere oltre il doppio di quanto fatto registrare dalla Germania (25.257 milioni di euro) e circa sette volte l’importo complessivo concesso dalla Francia (9.278 milioni di euro). Con riferimento ai dati del 2021, l’analisi di seguito esposta prende in considerazione i valori percentuali di Italia, Germania e Francia, tre economie confrontabili in termini di caratteristiche dell’industria. La distribuzione degli aiuti, per quanto riguarda la dimensione del beneficiario, vede l’Italia e la Germania con percentuali superiori rispetto alla Francia in termini di numero di concessioni alle Piccole e Medie Imprese (PMI). D’altra parte, per quanto concerne l’importo concesso per dimensione di beneficiario, la Francia concede importi pari a circa il 70% del totale alle PMI, al di sopra di quanto fatto dalla Germania (66%). Per quanto riguarda l’Italia, la distribuzione degli importi concessi mostra come meno del 50% del totale siano destinati alle PMI. Infine, la distribuzione dei beneficiari per dimensione d’impresa mostra come per l’Italia oltre il 92% dei beneficiari siano PMI. Per quanto concerne Francia e Germania risulta più rilevante il dato relativo ai beneficiari quali grandi imprese e soggetti pubblici pari rispettivamente al 23% e al 17% del totale”, si legge.
“Dal punto di vista dei principali settori di attività per importo concesso, il primo settore per l’Italia è la “Fabbricazione autoveicoli rimorchi e semirimorchi” (con 11%), mentre per la Germania riguarda i “Servizi di alloggio” (10%) e per la Francia la “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” (con 46%). L’Italia e la Germania hanno concesso aiuti più distribuiti tra i vari settori (i primi 10 settori sono pari o inferiori al 60% del totale concesso), anche se i settori “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” e “Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli” sono molto rappresentativi in termini di importo concesso, attestandosi sul 17% degli importi concessi per la Germania e sul 12% per l’Italia. Con riferimento alla Francia si nota una maggior polarizzazione che vede il 79% del totale delle concessioni distribuito tra i primi 10 settori. Tale concentrazione risulta ancora più evidente se si considerano soltanto i primi due settori, “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” e “Fabbricazione di altri mezzi di trasporto”, che da soli assorbono circa il 57% delle risorse complessive concesse”, aggiunge.
cdn/AGIMEG