Senato, via libera a istituzione di una Commissione di inchiesta sul fenomeno delle mafie

L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato in via definitiva il ddl n. 531, approvato dalla Camera dei deputati, sull’istituzione di una Commissione di inchiesta sul fenomeno delle mafie.

“Le mafie mercatiste hanno scoperto l’esistenza di una domanda di massa, alimentata da migliaia di cittadini normali, che vogliono beni e prodotti delle mafie: stupefacenti, gioco d’azzardo, prostituzione e prodotti contraffatti, in una dinamica di libero mercato. Non soltanto migliaia e migliaia di cittadini normali, ma migliaia di operatori economici chiedono alle mafie servizi che servono a ridurre i costi di produzione. Si pensi semplicemente allo smaltimento dei rifiuti industriali, il cui smaltimento in modalità illegale consente di abbattere i costi del 60 per cento”, ha sottolineato in Aula Scarpinato (M5S).

“I numeri vanno guardati: due anni fa in Commissione antimafia sentimmo il procuratore di Palermo e ci diceva che il 5 per cento del fatturato delle criminalità organizzate proviene da attività illecite non volute dalla società civile (pizzo, estorsioni, racket), il 25 per cento da attività illecite volute dalla società civile (droga, prostituzione e gioco d’azzardo), il 70 per cento da economia legale. Nel 2021 sono state vendute 35.000 aziende nel nostro Paese e chi è che nel 2021 aveva la liquidità per comparare 35.000 aziende? Sicuramente dovremo fare un lavoro di accertamento e di analisi, partendo però sempre dalla presunzione di innocenza, cosa che negli ultimi anni in questo Paese si è andata perdendo. Anche da un punto di vista internazionale, per capire che cosa è diventata la criminalità organizzata, negli Stati Uniti l’FBI ha detto che solo due anni fa la criminalità organizzata negli Stati Uniti ha riciclato due miliardi di dollari in bitcoin sui videogiochi dei nostri figli e questo dà la misura e la lunghezza d’onda di come si muovono le criminalità organizzate nel mondo”, ha aggiunto Cantalamessa (LSP-PSd’Az). “Nel nostro Paese sta succedendo una cosa grave. Non attacco personalmente Saviano, ma esperti pediatrici e di formazione affermano che le nuove fiction, come «Gomorra», «Suburra» e «Narcos» non hanno esempi positivi, hanno solo esempi negativi. (Applausi). I ragazzi sono quindi costretti a scegliere tra modelli negativi e inevitabilmente sceglieranno solo modelli negativi. Non esistono più modelli positivi. Non è un caso che esistano magliette con la scritta «mafia» o «narcos»; non è un caso che il primo videogioco ad essere scaricato, al mondo e anche in Italia, dai nostri figli, sia GTA, un videogioco nel quale i ragazzi guadagnano ammazzando poliziotti e spacciando droga”, ha detto.

Il testo approvato prevede tra i compiti previsti per la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere quello di “valutare la congruità della normativa vigente per la prevenzione e il contrasto delle varie forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, del riciclaggio e dell’impiego di beni, denaro o altre utilità che rappresentino il provento delle attività della criminalità organizzata mafiosa o similare, con particolare attenzione alle intermediazioni finanziarie, alle reti d’impresa, all’intestazione fittizia di beni e società collegate ad esse e al sistema lecito e illecito del gioco e delle scommesse anche per via telematica, verificando l’adeguatezza delle strutture e l’efficacia delle prassi amministrative, e indicare eventuali iniziative di carattere normativo o amministrativo ritenute necessarie, anche in riferimento alle intese internazionali, all’assistenza e alla cooperazione giudiziaria”. cdn/AGIMEG