“Faccio parte dell’intergruppo parlamentare sul gioco d’azzardo e ricordo che molto spesso in Senato abbiamo discusso di gioco e ludopatie, anche con delle recenti mozioni. Gli interventi fatti negli ultimi anni devo dire che sono di buona qualità: il discorso è che si fanno le leggi ma poi l’attuazione piena è un meccanismo complicato da avviare”. Sono le parole del sen. Albert Laniece, tra i relatori del convegno in corso oggi in Senato “Gioco, Salute e Tutela del Cittadino. Verso un modello europeo”. “Bisogna insistere sulla prevenzione .Prevenzione primaria, ossia soprattutto sui minori, e prevenzione secondaria” ha detto ancora. “La politica sta facendo molto in questo senso: le mozioni e gli emendamenti approvati nel corso dei mesi come quello che richiede la tessera sanitaria per giocare e che quindi permette di vietare il gioco minorile. Per quanto mi riguarda i punti importanti però restano legati alla prevenzione: la legge quadro che abbiamo presentato chiede un fondo per la prevenzione con copertura finanziaria con assicurata dalll’1% del fatturato complessivo del settore e che lavorerebbe molto nelle scuole e con degli interventi anche a livello regionale. Altro aspetto importante da garantire sarebbe quello di dare maggiore potere agli enti locali, al sindaco in particolare, per introdurre limitazione sugli orari degli esercizi di gioco per esempio. Già il Balduzzi ha istituito un Osservatorio Nazionale sui giochi e attività formativa specifica degli operatori sanitari. Il Balduzzi inoltre inseriva il GAP nei LEA. Un altro elemento importante su cui lavorare è il collegamento tra SERT e locali di gioco e che permettano quindi un maggiore controllo sui giocatori”. La legge inoltre “valorizza icasinò come punti di gioco e chiede la limitazione nella diffusione di nuovi punti di gioco al di fuori”. cz-im/AGIMEG