Scommesse, avv. Sbordoni: “La Stabilità non poteva estendere la sanatoria ai bookmaker, ma importante includere anche loro”

La norma della Stabilità sulla sanatoria dei Ctd non avrebbe potuto comprendere anche i bookmaker esteri, ma è opportuno che i Monopoli – al momento di tradurla in pratica – la interpretino in maniera estensiva, in modo da consentire anche alle compagnie madri di aderire al condono. E’ in sostanza quanto spiega a Agimeg l’avvocato Stefano Sbordoni, esperto di gaming, dopo i dubbi sollevati alcuni giorni fa da Maurizio Ughi. Secondo l’amministratore unico di Obiettivo 2016, se i bookmaker esteri venissero esclusi, la sanatoria si tradurrebbe in un aiuto di stato per gli operatori italiani. “La norma della Stabilità” spiega adesso Sbordoni, “ha natura tributaria, e si rivolge pertanto ai soggetti che lo Stato Italiano può aggredire, ovvero ai soli Ctd. Del resto la Stabilità è stata presentata a Bruxelles, e se la sanatoria fosse stata indirizzata anche ai bookmaker esteri, forse non avrebbe passato il vaglio. La Commissione avrebbe potuto obiettare sulle coperture visto che è complesso assoggettare a tassazione delle compagnie che hanno sede all’estero”. Tuttavia, Sbordoni auspica che i provvedimenti che i Monopoli emaneranno a breve includano anche la possibilità di intervento per le compagnie madri: “Non sono d’accordo con il fatto che, se così non fosse, la norma si tradurrebbe in un aiuto di Stato nei confronti degli operatori italiani. Tuttavia, se i bookmaker verranno esclusi, la sanatoria potrebbe non produrre risultati. Riguarderà soggetti che potrebbero non disporre della solvibilità necessaria per aderire”. Un invito che sembra essere stato già accolto. Secondo quanto apprende Agimeg da fonti istituzionali, infatti, al momento la soluzione più accreditata sarebbe quella di includere anche i bookmaker nei provvedimenti che daranno attuazione alla norma. gr/AGIMEG