Operazione Game Over, Cassazione conferma la custodia cautelare in carcere per Bacchi

Resta in carcere Benedetto “Ninì” Bacchi, la Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione ha infatti respinto il ricorso per revocare la custodia cautelare. Bacchi – arrestato nell’operazione Game Over coordinata dalla DDA di Palermo -secondo gli inquirenti controllava il business delle scommesse per cosa nostra e aveva allestito una rete di oltre 700 agenzie in tutta Italia. E’ chiamato a rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa; trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio, con riferimento al patto di scambio stipulato con i reggenti delle famiglie di Cosa Nostra egemoni a Palermo e provincia, per il monopolio sul territorio della gestione del settore del gioco e delle scommesse on line, dietro versamento di una percentuale sugli affari. Bacchi, nella sua difesa, ha provato a sostenere di essere un semplice imprenditore costretto a pagare il pizzo ai clan richiamando come prove le dichiarazioni di una serie di collaboratori. Ma il Tribunale di Palermo aveva già ritenuto queste dichiarazioni “generiche” e “prive di serio significato probatorio, a fronte della accertata ramificazione e ampiezza della rete imprenditoriale del Bacchi in relazione sistemica con l’organizzazione Cosa Nostra”. La Cassazione spiega poi che sia il GUP che il Tribunale hanno dato conto, “con diffuso e logico apparato argomentativo, delle ragioni per le quali l’imputato rimaneva tuttora attinto da gravi indizi di colpevolezza”. rg/AGIMEG