“Se dovessi essere eletto Presidente della Lega Pro, come prima cosa mi impegnerei a lavorare alla creazione di un tavolo istituzionale per far capire che il gioco legale è una risorsa per il Paese ed in particolare per lo sport. L’industria del gioco deve tornare ad essere considerata una risorsa socio-economica del Paese. Sono stato già contattato da aziende del betting che si sono dette pronte a investire nella Lega Pro, che a loro giudizio ha grandi potenzialità. C’è chi sta valutando la possibilità di diventare title sponsor del campionato di Serie C, sarebbe la prima volta nella storia. E’ un’occasione da non perdere, ma prima va sospeso il divieto di sponsorizzazione introdotto dal Decreto Dignità”. E’ quanto afferma ad Agimeg il candidato Presidente della Lega Pro e direttore della testata Sporteconomy, Marcel Vulpis.
“Ritengo che sul gioco legale sia stato fatto uno storytelling molto negativo negli ultimi anni. Se è vero che possono esserci casi sporadici di ludopatia, è altrettanto vero che milioni di persone giocano e scommettono in modo sano. Purtroppo l’attacco al gioco è stato mosso in quanto si sono create determinate condizioni politiche, come l’approdo al Governo del M5S, che ha sempre fatto della lotta al gioco il proprio cavallo da battaglia. Ricordiamo infatti – prosegue Vulpis – che nel primo provvedimento emanato dall’ esecutivo gialloverde, la priorità è stata la lotta al gioco legale. Tuttavia se guardiamo il movimento dal 2013 ad oggi, possiamo dire che vi è stato un profondo cambiamento, alcune componenti grilline sono più moderate, si muovono all’interno di un sistema politico, avendo collaborato prima con la Lega ed ora con PD, Italia Viva e Leu”.
“La mia strategia una volta eletto – afferma ancora Vulpis – sarà lavorare insieme alle altre componenti della Figc. Lo stesso Presidente Gabriele Gravina nei giorni ha dato segnali di apertura in tal senso (affermando “ci batteremo per sospendere il Decreto Dignità e reintrodurre gli sponsor del betting” ndr), così come il Presidente della Lega calcio di Serie A, Paolo Dal Pino, che ha chiesto al Governo la reintroduzione, per i prossimi 24 mesi, dello sponsor betting. Personalmente sono per un’azione congiunta del sistema calcio nel chiedere di poter avere la possibilità di dare risorse ai club sportivi, che letteralmente hanno fame di risorse”.
“Voglio fare un esempio. In Lega Pro il montante dei diritti televisivi vale al massimo 3 milioni di euro, cifra che divisa tra i 59 club fa circa 50 mila euro a squadra. Risorse insufficienti, senza contare che la biglietteria è ferma in quanto ancora si gioca a porte chiuse. Ci sono tanti elementi di criticità, per questo non c’è più tempo da perdere, serve riaprire agli sponsor betting per ridare vita a realtà sportive che prima vivevano anche grazie al gioco legale”, ha detto Vulpis.
“Ogni anno lo Stato incassa corpose entrate erariali dai giochi, per quale motivo allora, in un libero mercato, le aziende non dovrebbero poter fare comunicazione? Tra l’altro è previsto nel contratto tra Stato e concessionari. Rispetto al passato le aziende di gioco sono pronte a fare un esame di coscienza in termini di responsabilità sociale e sovraesposizione pubblicitaria, ma lo Stato deve capire che il nemico non è il gioco legale, ma quello illegale. Serve recuperare terreno sul gioco illegale ed irregolare, non limitando l’azione delle aziende sane e legali che vogliono investire nel libero mercato. Per le aziende di gioco poter contare su una sospensione del Decreto Dignità per 12 o 24 mesi già sarebbe un passa avanti importante, successivamente si dovrà tornare a un sistema in cui la comunicazione deve rientrare entro determinati limiti di ore di investimento pubblicitari e con l’impegno a mettere in campo attività di corporate social responsability. Con questa logica – conclude Vulpis – il gioco legale avrà dimostrato alla politica di essere maturo ed affidabile e lo Stato capirà che ha di fronte una delle principali industrie del Paese”. cr/AGIMEG