Scommesse virtuali: Stanleybet chiede 12,5 milioni di euro di risarcimento al Governo di Cipro

Il bookmaker Stanleybet è pronto a fare causa al Governo di Cipro, per essere stato danneggiato da alcune norme introdotte nel Paese nel 2012, e si prepara a chiedere un risarcimento da 12,5 milioni di euro. La richiesta di risarcimento, riporta il ‘Cyprus Mail’, è relativa ai mancati incassi per il divieto di accettare scommesse su eventi virtuali. Nonostante Stanleybet possa contare su una licenza nazionale, il virtual betting non è stato incluso tra i prodotti autorizzati dal Governo cipriota, sebbene le norme varate nel 2012 non abbiano ricevuto il disco verde da Bruxelles. Come dichiarato da John Whittaker, Ceo di Stanleybet, “il nostro Gruppo ha combattuto con successo per il riconoscimento del suo diritto di operare nel gioco  e nelle scommesse in numerosi Stati membri dell’Unione europea per più di 15 anni. Ci siamo rivolti alla Corte di giustizia Europea in circa dieci occasioni e in molti altri casi alla Commissione europea e ai giudici nazionali di tutti i livelli, in cui, alla fine, siamo sempre stati in grado di ottenere attraverso il diritto europeo quello che ci era stato ingiustamente negato a livello nazionale”. Stanleybet ha ricordato che la società ha subito gravi danni a seguito delle azioni e delle misure di polizia e giudiziarie adottate contro di loro, rendendo impossibile accettare scommesse su eventi virtuali dal giugno 2014, quando le autorità hanno lanciato una serie di raid sui suoi punti vendita di scommesse autorizzate. La domanda di risarcimento è stata depositata lunedì scorso e il Governo ha ora dieci giorni di tempo per rispondere. lp/AGIMEG