Uniq Group porta al Consiglio di Stato la sua battaglia contro il bando Monti per l’assegnazione delle 2mila agenzie di scommesse. La compagnia maltese aveva partecipato al bando, ma ne era stata esclusa perché non in possesso dei requisiti di capacità economica e finanziaria. Ai soggetti costituiti da meno di due anni, si chiedeva infatti di dimostrare la propria capacità economica e finanziaria tramite dichiarazioni rilasciate da almeno due istituti bancari. Ma oltre a questa previsione, Uniq Group ha ripetuto le censure sulla clausola che detemina la durata delle nuove concessioni, aspetto già impugnato da altri bookmaker esteri. In particolare, lo stesso Consiglio di Stato nell’agosto 2013 – affrontando il ricorso StanleyBet – aveva rimesso alla Corte di Giustizia Europea una serie di questioni pregiudiziali sulla durata delle concessioni, l’udienza si è tenuta la scorsa settimana, abreve arriverà la sentenza. Nell’udienza in camera di consiglio discussa oggi di fronte alla Quarta Sezione, la compagnia maltese ha chiesto una nuova ordinanza di rimessione alla CGE, ma secondo quanto si apprende, l’orientamento del Collegio sarebbe quello di congelare la questione in attesa della pronuncia del giudice comunitario sul caso StanleyBet. gr/AGIMEG