Chi difende il giocatore? Spesso in tanti, associazioni e istituzioni, provano la strada della tutela ma non tutti riescono concretamente nel proprio intento. D’altra parte non stiamo parlando di calciatori ma degli appassionati delle scommesse che molto spesso non hanno tante chance per tutelarsi nei confronti degli errori, soprattutto quando commessi dalle autorità sportive.
Il caso in questione è legato ad una partita dell’ultimo turno di Champions League: Ludogorets – PSG, disputata lo scorso 28 settembre, e terminata con l’affermazione degli ospiti francesi per 3-1. Quel che interessa in questa circostanza non è l’esito finale, bensì il primo gol messo a segno dai padroni di casa su punizione. A calibrare la traiettoria che ha ingannato il portiere del PSG, è stato il numero 10 brasiliano Natanael. E fin qui nessun dubbio!
A che minuto sia stato realizzato il gol è, invece, l’elemento su cui si concentrano le perplessità! Infatti, secondo le immagini televisive la rete sarebbe stata messa a segno al 14’58’’: minuto 15! Ma a contraddire questo esito ha pensato la Uefa che nel report ufficiale del match ha registrato la marcatura al minuto 16. Nulla di grave, si potrebbe pensare, soprattutto alla luce dell’esito. Ma non è così semplice, almeno per gli scommettitori: in particolare per quelli che si divertono a pronosticare il range temporale in cui vengono segnate le reti. Manco a dirlo, in questa particolare tipologia di scommesse è possibile puntare sui gol realizzati nelle diverse fasi della partita, scandite dal minutaggio: 0-15; 16-30; 31-45; 46-60; 61-75; 76-90.
Dunque, per gli scommettitori che avevano, e giustamente, scelto la prima fascia per le proprie giocate, una beffa di fronte alla quale non ci sono recriminazioni che tengano. Il regolamento dei giochi, infatti, prevede che siano le fonti ufficiali di refertazione a determinare gli esiti che hanno valore. Per essere chiari, il report Uefa è la Legge a cui tutti, operatori e giocatori, devono attenersi.
Di fronte a questo scenario che, al netto delle regole imposte, finisce per minare la percezione del proprio operatore di gioco, il concessionario Replatz, ha deciso di assicurare ai giocatori interessati, bonus equivalenti alle somme vinte nel caso il gol fosse stato registrato secondo le immagini televisive. Scommesse multiple, giocate singole, sistemi e tutte le specialità che ormai caratterizzano il mondo del betting, saranno premiate sia per l’esito ufficiale supportato dal referto Uefa che per quello di cui hanno avuto visione diretta gli utenti Tv.
L’iniziativa è stata così spiegata dal management Replatz: «Al di là dei costi aggiuntivi da sostenere – ha spiegato Marco Platzgunner, titolare del brand – crediamo che vada tutelata l’affidabilità del rapporto che lega ciascun utente al proprio sito di gioco. Proviamo a metterci nei panni del giocatore e facilmente comprendiamo la delusione e la percezione di “ingiustizia” vissuta. Ogni appassionato realizza un atto di fiducia quando investe su un sito per la propria scommessa sportiva: tutelare questo vincolo è la nostra priorità, anche al di là dei limiti stringenti che regolano la materia. Siamo convinti che una nostra piccola perdita che oggi può apparire non dovuta, in futuro potrebbe avere effetti positivi sull’intero business». lp/AGIMEG