“Il fenomeno del match-fixing incide spesso su eventi di violenze e minacce nel mondo del calcio. Il caso di Taranto, dove i giocatori sono state aggrediti da 30 persone incappucciate, e’ figlio di un sentito dire di tre giocatori che si ‘sarebbero venduti’ delle gare”. Lo ha affermato Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione italiana calciatori, nel corso dell’audizione in commissione Antimafia. Nel corso del 2017 sono stati diversi i casi di violenze nel mondo di Lega Pro (come Matera e Catanzaro), ma secondo Tommasi e’ preoccupante la situazione nella Serie D, “dove si verificano piu’ di un terzo dei casi di minacce e aggressioni. In questi campionati, al di la’ di tante cose positive, non c’e’ visibilita’ dell’evento e fioccano le possibilita’ di scommesse. Ho appena scoperto che si puo’ scommettere addirittura sulle gare di Eccellenza, ma le societa’ non guadagnano nulla”. lp/AGIMEG