La Sezione Prima Ter del Tar Lazio torna – sempre in fase cautelare – sulle licenze di pubblica sicurezza negate a dei Ced collegati a SKS365. Si tratta di una questione che nelle scorse settimane è stata al centro di un piccolo caso giudiziario, a destare perplessità il fatto che il bookmaker si sia aggiudicata una concessione per la raccolta di scommesse con il bando Monti. Il Tar Lazio, affrontando a fine aprile una prima trance di ricorsi, aveva accolto le istanze dei Ced, assegnando alle questure competenti un termine di 30 giorni per riesaminare i provvedimenti di diniego della licenza di pubblica sicurezza. A metà maggio, su una seconda trance di ricorsi, aveva espresso un orientamento differente, lasciando intendere che la concessione – e quindi la richiesta dell’88 Tulps – potessero valere per un solo punto. Una posizione che il Tar ha puntualizzato nei provvedimenti emessi oggi: “ad un sommario esame, proprio della fase cautelare, deve ritenersi che la concessione A.a.m.s. n. 4584 del 30.10.2013 ottenuta da SKS365 Group GmbH, che è attiva, sia da riferirsi ad un solo punto raccolta scommesse, diverso da quello qui in esame, atteso che essa concerne un solo diritto” si legge nell’ordinanza. E ancora, “il Collegio ritiene, ad un primo esame, non condivisibile, sulla base delle norme e degli atti, la tesi che sia sufficiente una sola autorizzazione per operare in più punti di raccolta”. gr/AGIMEG