“In tale contesto l’autorità nazionale dispone di ampio potere discrezionale. Il riordino attuato anche tramite l’allineamento temporale è quindi coerente con l’obiettivo di interesse generale perseguito. È dunque uno stadio legittimo di un processo di riordino del sistema. Si deve quindi mantenere la rotta senza cadere in contraddizioni per motivi di convenienza contingente sia politica, erariale o imprenditoriale di alcuni. I prossimi passi, come la Delega fiscale e la procedura di attribuzione del 2016, saranno determinanti. Come determinante dovrà essere la valutazione del livello di competenza e credibilità di interlocutori e addetti ai lavori, per consentire la sistematicità del riordino”. Questo il commento dell’avvocato esperto nel settore del gaming Stefano Sbordoni, a seguito della sentenza della Corte di Giustiza Europea sul Bando Monti. Una pronuncia molto attesa perché i quesiti posti alla Corte erano significativi rispetto all’assetto concessorio attuale, delle scommesse sportive, e al futuro di tutto il sistema. cz/AGIMEG