A fine marzo potrebbe arrivare alla prescrizione il processo sulla connessione tra calcio e malavita, che nel 2009 portò all’arresto, tra gli altri, dell’ex patron del Potenza Calcio Giuseppe Postiglione. Inoltre, per la sua difesa ci sono abbastanza elementi per definire fin d’ora con una sentenza di proscioglimento l’accusa di mafia contestata nel processo ancora in corso a Potenza. Così facendo, verrebbe meno anche l’ultimo capo d’accusa che non sarebbe soggetta alla prescrizione poiché sottostante alla giurisdizione della FIGC, ossia l’associazione a delinquere che gli viene contestata, quella finalizzata alle frodi sportive (scommesse su partite combinate) che nel 2009 aveva messo d’accordo sia il gip che firmò gli arresti, che il Tribunale del Riesame e la Cassazione, unanimi nel confermare le misure cautelari. ac/AGIMEG