La Guardia di Finanza di Rimini, con la collaborazione del G.I.C.O. di Bologna e dei colleghi di altri 14 Comandi Provinciali, ha concluso un’operazione anti-camorra denominata Darknet con otto arresti e un obbligo di firma. Associazione per delinquere di stampo mafioso e per aver favorito i clan di appartenenza, in particolare i clan Sarno e dei Casalesi, le accuse mosse oltre ad una serie di reati finanziari che vanno dalla corruzione, alla turbativa d’asta, al riciclaggio. L’operazione ha portato anche al sequestro di 17 aziende e beni per oltre 30 milioni di euro. I fermi e i sequestri hanno interessato anche Emilia Romagna, Campania, Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Basilicata e Piemonte. Le mani dei clan hanno coinvolto i business delle costruzioni, degli oli industriali, della ristorazione, ma anche esercenti di sale scommesse. L’associazione criminale di matrice camorristica aveva base nella Bassa Romagna, in particolare nella città di Cattolica, ma con ramificazioni e interessi economici anche in altre Province (Avellino, Napoli, Salerno, Potenza, Matera, Pesaro-Urbino, Forlì- Cesena, Parma, Torino, Milano). cdn/AGIMEG