Scommesse MotoGP: Bagnaia e Marquez, sfida alla pari sul circuito di Austin. Il terzo trionfo consecutivo in stagione dell’italiano a 3,00 su Sisal.it

Non c’è due senza tre. Sicuramente starà pensando a un vecchio adagio Pecco Bagnaia dopo che, nelle ultime due uscite ad Aragón e Misano, ha centrato la vittoria. Il numero 63 della Ducati non vuole fermarsi e si presenta ad Austin, per il Gran Premio delle Americhe di MotoGP in programma domenica prossima, da grande favorito. Bagnaia, primo sotto la bandiera a scacchi a 3,00 secondo gli esperti di Sisal Matchpoint, cerca un exploit che nella classe regina manca da due stagioni: l’ultimo infatti a vincere 3 gare consecutive fu Marc Márquez che, nel motomondiale 2019, arrivò addirittura a cinque successi in fila. Ed è proprio il fuoriclasse della Honda l’avversario principale per il centauro italiano. Il tracciato di Austin è praticamente il “giardino di casa” di Márquez che, sui tornanti texani, ha vinto sei delle sette edizioni disputate, fallendo solo l’appuntamento del 2019 mentre lo scorso anno il Gran Premio non fu disputato a causa della pandemia. L’otto volte campione del mondo, quest’anno primo in Germania, ha tutte le intenzioni di calare il settebello ad Austin. La prima fila dei favoriti è chiusa dall’attuale capoclassifica del mondiale, Fabio Quartararo che sul tracciato nordamericano, in MotoGP, ha centrato solo un settimo posto. Il francese della Yamaha, in quota a 4,50, cerca punti pesanti per non permettere un ritorno di Pecco Bagnaia in ottica titolo: una vittoria nel GP delle Americhe, permetterebbe a Quartararo di mettere quasi definitivamente le mani sul mondiale. Se la coppia ducatista, ufficiale e Pramac, formata da Jack Miller e Jorge Martín, offerti a 7,50, proverà a inserirsi tra i tre litiganti, partono decisamente indietro i due alfieri della Suzuki. Sia il campione del mondo in carica, Joan Mir, che il compagno di squadra Álex Rins, unico a vincere ad Austin oltre a Márquez, dovranno cercare un’impresa visto che il successo di uno dei due pagherebbe 16 volte la posta. lp/AGIMEG