La CGE ha trasmesso al Senato la sentenza Stanley del 22 gennaio scorso, sul cosiddetto “Bando Monti” che aveva messo a gara 2000 licenze per le scommesse. La CGE con la sentenza di gennaio, aveva sancito che “gli articoli 49 TFUE e 56 TFUE nonché i principi di parità di trattamento e di effettività devono essere interpretati nel senso che non ostano a una normativa nazionale, come quella controversa nel procedimento principale, che preveda l’indizione di una nuova gara per il rilascio di concessioni aventi durata inferiore rispetto a quelle rilasciate in passato, in ragione di un riordino del sistema attraverso un allineamento temporale delle scadenze delle concessioni”. lp/AGIMEG