“La raccolta delle scommesse sui campionati dilettanti rappresentano senza dubbio una percentuale quasi insignificante del volume di gioco complessivo. Bwin ha inserito questi campionati in palinsesto solo inizialmente e con l’obiettivo di testare l’interesse degli scommettitori, con risultati che ci hanno portato a non puntare su questo mercato”. Interpellato da Agimeg, Francesco Gaziano, Country Manager bwin Italia, ha commentato così lo scandalo del match fixing che ha colpito il calcio italiano. Il sistema legale delle scommesse del resto non è coinvolto nelle indagini delle Procura di Catanzaro: “trarre profitti illeciti dalle combine giocando nelle agenzie autorizzate non è facile, nè conveniente”, risulta nelle imputazioni del decreto di fermo. “Presumo che quanto è successo – prosegue Gaziano – sia accaduto al fuori della rete legale italiana, dove i siti sono soggetti a una regolamentazione chiara e a controlli ferrei. Lo stesso non si può dire dei circuiti alternativi”. lp/AGIMEG