Si sono intensificati, in questa prima parte del 2019, gli incontri tra i rappresentati dell’ADM e quelli delle Procure. Il principale oggetto degli incontri – a quanto appreso da Agimeg da fonti istituzionali – è stata l’attività dei PVR, i punti vendita ricariche che in teoria dovrebbero servire solo per ricaricare i conti di gioco. Sotto la lente dell’ADM e delle Procure ci sono l’intermediazione, vietata per legge, legata al all’utilizzo del cash come nel caso del pagamento delle scommesse e la possibilità offerta all’utente di giocare su conti intestati all’esercente. In questo modo l’attività del PVR si configurerebbe come quella di un’agenzia di scommesse regolarmente autorizzata alla raccolta di gioco. In questo incontri tra i dirigenti dei Monopoli ed i magistrati, sarebbero anche allo studio le attività necessarie per una regolamentazione stretta dell’attività dei PVR ed interventi come la limitazione dei prelievi dai conti, anche nell’ottica della lotta al riciclaggio e l’utilizzo di mezzi di pagamento certificati per tutte le transazioni. lp/AGIMEG