Nel corso dell’udienza pubblica che si sta svolge alla Corte di Giustizia Europea, è intervenuta anche Elisabetta Montaguti, in rappresentanza della Commissione Europea che ha ribadito che “un limite di durata che escluda la possibilità di rientro degli investimenti, è un deterrente all’ingresso di nuovi operatori e rende impossibile o quantomeno difficile l’esercizio della libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi. Si tratta di una privazione degli esclusi di un importante strumento per entrare nel mercato delle scommesse”. “Nell’ambito delle concessioni – ha poi continuato – non c’è un obbligo di copertura dei costi ed investimenti sostenuti. Il concessionario ha il rischio economico dell’attività. (…) Si deve però consentire di ammortizzare gli investimenti necessari alla partecipazione alla gara ed ottenere un profitto”. Riguardo l’allineamento delle concessioni previsto per il 2016, secondo la Montaguti, il nuovo regime deve seguire “obiettivi legittimi di interesse generale e garantire rispetto dei principi di equivalenza e effettività”. lp/AGIMEG