La Procura federale d’appello della Federazione italiana giuoco calcio ha respinto il reclamo presentato da Giorgio Contu nei confronti della decisione del Tribunale federale nazionale. All’ex responsabile del settore giovanile della Ss Arezzo è stata confermata la squalifica di tre anni “per la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità nonché dell’obbligo di osservanza delle norme e degli atti federali di cui all’art. 4, comma 1, del Codice di giustizia sportiva, nonché per la violazione dell’articolo 24, comma 1, del Codice di giustizia sportiva”.
A Contu è stata comminata una squalifica di tre anni e un’ammenda di 25.000 euro per aver effettuato tre scommesse a quota singola a evento ancora in corso riferite alla partita Roma-Torino del 26 febbraio 2024, in cui ha vinto 4.200 euro, riscossi il giorno seguente la puntata dallo stesso Contu.
Assistito dal proprio legale, Contu aveva presentato reclamo lo scorso 10 febbraio, affidando l’impugnazione a due distinti motivi: il furto d’identità, in quanto aveva denunciato lo smarrimento del documento d’identità utilizzato per effettuare le scommesse un anno e mezzo prima, e il riconoscimento delle attenuanti di cui all’art. 13, commi 1 e 2, C.G.S., dal momento che Contu avrebbe tenuto un comportamento collaborativo in fase di indagine. Contestata anche l’affermazione secondo cui sarebbe uno scommettitore abituale.
La Procura – riporta La Nazione – ha sottolineato che l’uomo “non ha mai ammesso la propria responsabilità – anzi, l’ha sempre negata – e non è emersa in giudizio alcuna sua fattiva collaborazione per la scoperta o l’accertamento di illeciti disciplinari”. Per questi motivi, la Procura federale d’appello ha confermato la sanzione rigettando il reclamo. sbr/AGIMEG