Sigarette e tabacchi non sono più una fonte sicura di gettito fiscale. Nel 2013, per la prima volta, le entrate derivanti dalle bionde sono diminuite a causa della nuova, allarmante ripresa del fenomeno del contrabbando. Meno soldi per lo Stato, più affari per la criminalità organizzata. “È proprio per questo, – dichiara Giovanni Risso, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai – per combattere un tale tracollo di redditività, che noi tabaccai continuiamo nella nostra protesta, astenendoci dalla vendita del tabacco tutti i lunedì mattina dalle 9 alle 12. Ora, al termine della seconda giornata di sciopero, ringrazio nuovamente tutti i colleghi che hanno sostenuto la protesta. Noi tabaccai, qualora ce ne fosse stato bisogno, abbiamo ancora una volta dimostrato lungimiranza e compattezza. È giunto il momento che il Governo ci confermi la volontà di aprire il dialogo. Nei prossimi giorni – conclude Risso – ci aspettiamo la svolta”. lp/AGIMEG