“Ancora una volta per colpa dell’inefficienza di altri soggetti a farne le spese è il settore ippico, IHRA rileva che lo sciopero SOGEI finisce con il ripercuotersi solamente contro la già maltrattata Ippica Italiana. Le inefficienze e l’incapacità dimostrata nel tempo da parte delle Amministrazioni preposte alla gestione del comparto ippico continua a mietere vittime”. Lo scrive in una nota l’Italian Horse Racing Association. “Ormai è acclarato il colpevole disinteresse degli Enti nel gestire il settore, in questa occasione la non preparazione, nei tempi corretti, del palinsesto delle corse ippiche ha fatto sì che oggi sia impossibile scommettere sull’Ippica Italiana. Deboli dichiarazioni di recupero delle giornate perse sono state formulate dal Ministero, ma IHRA rammenta che i cavalli sui quali si scommette non sono delle macchine e neppure delle slot-machine; dietro alla preparazione dell’atleta cavallo esiste un duro lavoro da parte di tanti soggetti – dai proprietari di scuderia agli allevatori, fino agli allenatori, fantini, personale di scuderia – che per colpa di una chiara inefficienza gestionale, subiscono enormi danni economici e vedono frustrate le loro giuste aspirazioni. Ad oggi inoltre non sappiamo quando e se tali convegni annullati, così come il montepremi predisposto, verranno recuperati. IHRA esige quindi che il Ministero si esprima subito in tal senso.
Una filiera ippica che occupa decine di migliaia di persone non può continuamente subire soprusi di questo tipo. IHRA, in questo momento dove si decidono le sorti future dell’ippica, ribadisce con forza alla Politica tutta che l’unica vera soluzione è che il settore ritorni ad essere gestito dagli ippici stessi, secondo un modello che preveda la paritetica rappresentanza di tutte le associazioni più significative delle categorie del settore, le uniche in grado di organizzare in maniere adeguata il comparto, evitando pessime figure e ingenti danni come quelli a cui assistiamo oggi. IHRA – conclude la nota – si riserva di adire alle vie legali e fare un esposto al garante per gli scioperi per tutelare gli interessi dell’intero settore e per chiedere il risarcimento degli enormi danni subiti per colpa di uno sciopero discriminante che, lo ribadiamo, colpisce soltanto l’ippica”. lp/AGIMEG