“Un grande problema di questo settore è il gap tra il nostro mondo, come noi operatori ci vediamo, e la percezione dell’opinione pubblica. Questo si è visto negli ultimi anni, gli interventi dei governi sono stati interventi repressivi. Non si uccide la domanda chiudendo il gioco legale, al contrario il lockdown ci ha insegnato che con offerta azzerata la domanda si è rivolta al gioco illegale, con un peso di 20 miliardi di euro, con una crescita del 1000 percento rispetto al passato”. Lo ha detto Fabio Schiavolin, CEO di Snaitech, nel corso di un evento online.
“E’ assolutamente un problema anche la percezione dell’illegalità. Solo il 50% dei giocatori che si rivolge all’illegale percepisce che questo possa creare problemi, anche con la legge, solo il 44% dei giocatori fa una verifica di legalità nella piattaforma a cui si rivolge. Sulla ludopatia i numeri dicono che sono minori rispetto a quanto affermato dai populisti. E’ nostro dovere rivolgerci a questa piccola platea di giocatori problematici, che va ridotta allo zero, ma da questo punto di vista non accetto l’equazione gioco uguale ludopatia. Serve evitare che aumentino discrasie tra realtà e percepito, è una battaglia di libertà. Dobbiamo far conoscere meglio il nostro settore, no a pregiudizi o strumentalizzazioni”. cr/AGIMEG