Schiavolin (CEO Snaitech): “Divieto di pubblicità introdotto con Decreto Dignità un boomerang per lo sport, perdita di competitività per la filiera sportiva stimata in 120 milioni di euro”

“Non vorrei che il nostro settore venisse conosciuto solamente attraverso gli investimenti nelle good causes. Il Divieto di pubblicità introdotto con il Decreto Dignità è stato un boomerang per lo sport, ha generato una perdita di competitività per la filiera sportiva stimata in 120 milioni di euro, nei confronti delle squadre estere che continuano invece a ricevere gli introiti delle aziende di gioco. L’ISS ci ha detto che i giocatori non sono spinti al gioco dalla pubblicità”. Lo ha detto Fabio Schiavolin, CEO di Snaitech, nel corso di un evento online. “Il Decreto Dignità ha inoltre portato una mancanza di comunicazione che porta negatività sulla percezione del pubblico, facciamo fatica a comunicare gli asset che abbiamo, ad esempio come l’ippodromo San Siro. E’ necessario che la comunicazione faccia un passo avanti, questo settore negli ultimi 20 anni è cresciuto tantissimo, la consapevolezza di cosa siamo è un fatto chiaro al nostro interno, ora dobbiamo portarlo fuori”. cr/AGIMEG