Si chiude con sette condanne e diverse assoluzioni il processo in primo grado, nato da un’ampia indagine della Dda di Salerno, per estorsioni agli esercizi commerciali di Scafati. Le condanne vanno dagli 11 ai 2 anni, con esclusione e riconoscimento dell’aggravante agevolativa a clan di natura mafiosa.
Le accuse sono di estorsione verso esercizi commerciali al fine di installare servizi e slot e favorire clan di camorra, possesso di armi, violenza privata, rapina, illecita concorrenza e associazione mafiosa. Serviranno – riporta Il Mattino – 70 giorni per il deposito delle motivazioni.
Nello specifico, gli inquirenti fecero emergere le attività illecite legate ai clan Cesarano di Castellammare-Pompei, Buonocore-Matrone e Loreto/Ridosso di Scafati.
L’inchiesta partita nel 2017 produsse oltre venti misure cautelari e almeno 30 persone finite sotto processo, in gran parte definite con riti alternativi. Le indagini si concentrarono su una disponibilità di armi e il controllo del settore delle slot e attività estorsiva ai danni di imprenditori e operatori economici del comprensorio, consistita nella riscossione di pagamento in contanti e nell’imposizione di forniture e servizi, come la collocazione di macchine da gioco presso bar ed esercizi di ristorazione. cdn/AGIMEG