“Il business di Stanley è focalizzato principalmente sulle scommesse sportive e sul virtual betting. Il lockdown causato dall’emergenza coronavirus ha portato a numerose restrizioni per i nostri negozi nei Paesi in cui operiamo. In Italia ad esempio i negozi di gioco sono stati tra gli ultimi a poter riaprire, in quanto il Governo ha dato la precedenza ad altre attività commerciali. Tra l’altro i betting shops sono stati penalizzati dallo spegnimento dei monitor che trasmettono eventi live o virtual, un modo questo per evitare assembramenti e possibili contagi. La sospensione dei principali campionati sportivi europei tra marzo e maggio non ci ha aiutato, la sfida è ora quella di tornare ai livelli pre-lockdown”. E’ quanto ha dichiarato Pierluigi Chiusolo, CTO Stanleybet, nel panel “Adapting the roadmap in times of crisis”, nel corso della seconda giornata del SBC Summit Barcelona – Digital.
“In questi ultimi 6 mesi ci siamo trovati a dover gestire la crisi, compito di un Cto (Chief technology officer ndr) è guidare i cambiamenti e gestire le persone, creando spirito di gruppo tra i dipendenti e prendendo decisioni nei momenti più difficili. Serve un approccio guidato dall’esempio che noi stessi possiamo dare, consapevoli tuttavia che lavoriamo con persone molto professionali che non hanno bisogno di stimoli, il nostro team dà tutto per l’azienda”.
In merito all’offerta degli eSports, Chiusolo ha affermato: “Come compagnia B2C abbiamo anche questo tipo di prodotto, è un’offerta che avrà il suo peso in futuro anche se, in questi mesi di chiusura forzata e sospensione delle scommesse sportive tradizionali come il calcio, abbiamo avuto numeri importanti su sport come il tennis tavolo. Quello degli eSports è un mercato particolare che ha un target di scommettitori differente. E’ un mondo diverso, composto principalmente da giovani, appassionati di videogiochi, youtubers. Credo che gli eSPorts avranno un loro peso in futuro, ma in questo momento non penso che i nostri scommettitori siano pronti a passare completamente su questo tipo di prodotto”.
“La crisi vissuta nei mesi scorsi ci ha reso più forti, abbiamo colto l’opportunità per puntare su prodotti alternativi in grado di diversificare l’offerta e attrarre nuovi giocatori. Penso che negli ultimi mesi abbiamo preso le giuste decisione per il nostro business, poiché Stanleybet è da sempre maggiormente concentrata sul retail ma, con la chiusura forzata dei punti di gioco, abbiamo potenziato l’online e credo che nel futuro implementeremo ampiamente la nostra offerta di gioco via internet”, ha concluso. cr/AGIMEG