“Ci risiamo! Anche Rimini Today, testata giornalistica online, è caduta nell’errore di confondere la raccolta con la spesa reale quando si parla di gioco pubblico. Un errore grossolano, frutto di ignoranza (nel senso di non conoscenza) su come devono essere letti i dati. Nell’articolo dal titolo “I riminesi spendono in media 2mila euro all’anno in gioco d’azzardo: via a un piano per contrastare il fenomeno” si parla di un giro d’affari da 9,5 miliardi di euro nel 2023 con 5 miliardi provenienti dal gioco fisico e 4,5 miliardi dal gioco online”. E’ quanto si legge in una nota Sapar.
“A fronte di questi dati nel pezzo di Rimini Today si riporta testualmente: “Rimini registra una spesa pro capite di circa 2.000 euro all’anno e oltre 5.000 persone stimate soffrire di gioco d’azzardo patologico”. Il dato sul giro d’affari è completamente sbagliato e fuorviante, basti pensare che nel 2022 la spesa per il gioco fisico (agenzie di scommesse, bingo, sale giochi, ecc) è stata di 1,2 miliardi di euro ed è quindi impensabile che in 12 mesi sia arrivata a 9,5 miliardi come riportato nell’articolo. Questo valore rappresenta certamente la raccolta a cui va tolta la quota pagata in vincite per arrivare al valore vero della spesa. Ovviamente il dato di partenza sbagliato porta ad un valore errato anche quando si parla di spesa pro capite”, aggiunge.
“Prendendo il valore corretto della spesa (quindi non la raccolta come fa Rimini Today) e dividendolo per la popolazione maggiorenne di Rimini, si ottiene per l’anno 2019 per il gioco fisico un valore di meno di 500 euro all’anno, praticamente il costo di un caffè al giorno. In una regione già colpita da politiche contro il gioco che definire proibizionistiche è forse riduttivo (l’Emilia Romagna è la regione italiana con più luoghi sensibili in cui viene applicato il distanziometro e la legge ha colpito tutti gli esercizi di gioco, anche quelli preesistenti), articoli del genere gettano legna sul fuoco e si traducono in una dichiarazione di guerra al gioco legale che porterà all’ennesima perdita di posti lavoro con ripercussioni su migliaia di famiglie, alla chiusura di piccole e medie imprese con danni all’economia locale e perdite per l’Erario e lascerà spazi in cui si inserirà il gioco illegale gestito da organizzazioni criminali. Insomma articoli di questo tipo, che danno forza alle campagne di proibizionismo, provocano danni economici e sociali peggiori di quelli che vogliono contrastare”, continua.
“Ci vorrebbe invece un confronto, la voce di entrambe le parti coinvolte per elaborare articoli e iniziative più equilibrate. Invece abbiamo assistito al solito attacco scellerato, scorretto, monocorde. Spesso si tratta di articoli “copia e incolla”, dove cambiano solo i numeri e il nome del comune, che sono sintomatici della poco voglia di approfondimento che invece dovrebbe essere alla base della deontologia giornalistica. Invitiamo, per l’ennesima volta, tutti i giornalisti ed in particolare quelli del gruppo Today, a contattarci per avere un quadro aggiornato e corretto della situazione del mercato del gioco pubblico, in maniera tale da evitare articoli sbagliati e fuorvianti. Come Sapar combatteremo sempre contro la disinformazione, a tutela dei lavoratori, delle piccole e medie imprese, degli interessi dello Stato, perché il gioco legale è il primo vero argine contro la ludopatia e l’illegalità”, conclude. cdn/AGIMEG