Sapar, Report sul gioco di Stato: “Tassazione del gioco in Italia non è uniforme. Per gli apparecchi la tassazione effettiva rispetto al margine è pari al 68,5%”

“Il mercato del gioco di Stato. Dati e analisi del settore gioco in Italia. Siamo giunti ormai alla terza versione aggiornata del report sul Gioco di Stato”, afferma l’associazione Sapar.

“La tassazione del gioco in Italia non è uniforme per le diverse tipologie di gioco. Per alcuni giochi, ad esempio gli Apparecchi AWP, è prevista l’applicazione di un’imposta (PREU) sul volume di raccolta (il totale delle giocate), per altri, ad esempio i gratta e vinci, l’imposizione opera sul margine (differenza tra giocate e vincite). Anche sotto questo punto di vista il settore apparecchi da gioco appare di grandissima importanza per gli interessi pubblici: la tassazione effettiva rispetto al margine è pari al 68,5%; infatti dell’intero gettito erariale il 46,22 % deriva dai soli apparecchi (AWP), nonostante gli apparecchi rappresentino solo il 20,74% della raccolta di tutti i giochi”, si legge nel Report. “In definitiva il settore degli apparecchi AWP è quello che tutela più di ogni altro gioco il giocatore, ciò è dimostrato dall’introduzione all’interno dell’apparecchio di una moneta del valore massimo di €.2,00 a partita, assolvendo in pieno alla funzione di gioco di puro intrattenimento, garantendo maggiore gettito all’erario, maggiori livelli occupazionali, ma allo stesso tempo è quello maggiormente aggredito da politiche proibizionistiche e da interventi normativi repressivi quali il continuo aumento della tassazione, la riduzione dell’offerta, la limitazione degli orari e il rispetto di distanze di tutela da luoghi sensibili. Senza tener conto che, le imprese di gestione, oltre alla tassazione già descritta devono pagare anche le imposte sui redditi sui guadagni realizzati, con i livelli di tassazione insostenibili”, aggiunge. “Sull’argomento, per fare chiarezza e dare uno spaccato più approfondito sulla tassazione delle AWP, partendo dalle cifre riferite all’insieme di tutta l’offerta di gioco e secondo una elaborazione su dati di ADM relativi al 2019, su quasi 7 miliardi di incassi (al netto delle vincite pagate) gli operatori di gioco a mezzo apparecchi awp hanno versato all’Erario quasi 5 miliardi di euro. La tassazione è attualmente fissata al 23,85%. Considerando l’aliquota attuale poniamo che un giocatore oggi inserisca complessivamente €.100,00 in una slot. L’apparecchio tende a conformarsi ai parametri previsti e quindi il 65% del giocato tornerà in vincita, la restante somma, cioè i €.35,00 rimangono nell’apparecchio, di questi 23,85 finiscono all’Erario, 0,80 ad Adm; i restanti €.10,35 remunerano la cosiddetta filiera, formata da gestori, esercenti e concessionari. Il tutto per una tassazione effettiva pari al 68,5%”, sottolinea il Report. Per questo nel Report l’Associazione Sapar avanza una serie di richieste per il settore: “Il diritto alla portabilità dei nulla osta di messa in esercizio relativi al parco apparecchi di proprietà delle piccole e medie imprese di gestione (i soggetti proprietari da apparecchi da gioco, iscritti nella apposita sezione dell’elenco di cui all’art. 1, co 533, L. 266/2005, come sostituito dall’art.1, co 82, della L. 220/2010 in regola con i pagamenti relativi al prelievo erariale unico, hanno diritto ad ottenere, il passaggio di titolarità dei nulla osta di messa in esercizio riferibili agli apparecchi di loro proprietà da un concessionario ad un altro senza soluzione di continuità entro 30 giorni dalla richiesta); Riconoscimento del ruolo a livello giuridico del Gestore all’interno della filiera del gioco di Stato in materia di apparecchi ex art. 110 comma 6 lett. a, TULPS; Uniformare le normative territoriali per quanto riguarda orari e distanze onde evitare la diffusione del gioco illegale. Infatti per contrastare questo fenomeno è indispensabile un quadro normativo a livello nazionale che superi la frammentazione delle normative territoriali diverse fra regione e regione e da comune a comune, ricordiamo come la Conferenza Stato Regioni ed il Decreto Dignità n. 87/2018 prevedono a tal proposito l’adozione di una normativa nazionale ancora non emanata (in tal senso è molto importante la recente pronuncia del Consiglio di Stato che ha riconosciuto efficacia vincolante all’Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni in materia di orari); La complessiva riforma della tassazione che preveda il prelievo sul margine netto del cassetto dove lo Stato determini la percentuale minima e massima della vincita al fine di dare la possibilità al giocatore di una maggiore soddisfazione e gradimento nell’intrattenimento; Sostegno e rilancio del settore dell’Amusement (ovvero gli apparecchi da gioco senza vincita in denaro) presente nell’offerta attraverso i c.d. apparecchi da intrattenimento “comma 7” ad oggi rappresenta un segmento di mercato con notevoli punti di forza, non dal punto di vista economico, ma sotto il profilo del sociale, ricreativo e ludico. Per questi motivi tali apparecchi devono essere sottratti all’obbligo di rispetto degli orari e delle distanze dai luoghi sensibili e non devono essere assolutamente vietati ai minori favorendone l’acquisto (anche con eventuale credito d’imposta agevolato) e quindi l’ulteriore incremento; “Promozione del gioco responsabile in sinergia con le associazioni impegnate su tale tematica nell’ottica della tutela del giocatore, dei minori e del gioco legale come garanzia di prevenzione del problema della ludopatia. Tavolo di confronto: l’Associazione Nazionale SAPAR è disponibile ad un confronto costruttivo con le Istituzioni. Chiediamo che venga aperto prima possibile un tavolo di lavoro “VERO e PERMANENTE” con tutti gli operatori del mercato”. Qui il report completo. cdn/AGIMEG