Salerno, sono 18 le ordinanze di custodia cautelare (8 in carcere e 10 agli arresti domiciliari) eseguite questa mattina dalla Guardia di Finanza – su delega della Procura della Repubblica di Salerno – nell’ambito di un’operazione, battezzata Jamm Jamm, di contrasto al gioco illegale online. Il sodalizio criminale – capeggiato dai Contaldo di Pagani (Salerno) detti “i caccaviello” – aveva stabilito la propria sede operativa nell’agro nocerino sarnese, ma operava anche in altre regioni, in particolare, in Basilicata e Calabria. Gestiva e amministrava in generale delle piattaforme di scommesse e poker illegali prive di concessione dei Monopoli. Il sodalizio si serviva di diversi esercizi commerciali che “ospitavano” i terminali di gioco. Secondo quanto hanno accertato gli inquirenti, il sodalizio aveva stretto legami con affiliati a clan camorristici del nocerino e della zona della valle dell’Irno, nonché con pluripregiudicati con provata esperienza nel settore dei giochi on-line, per sviluppare e imporre nella provincia di Salerno le proprie piattaforme di gioco. I proventi del business venivano investiti anche in altri ambiti, in particolare è stato accertata la riconducibilità e la presenza di investimenti illeciti nel disco bar “Jamm Jamm” di San Valentino Torio (Salerno), oggetto di sequestro da parte del Tribunale di Salerno.
Sono 11 i siti di gioco oscurati, tra cui domini come 4.dgbpoker.com e betfaktor.com. Le piattaforme – secondo quanto rende noto la Guardia di Finanza in una nota – erano alterati in modo da rendere impossibile per il giocatore effettuare vincite apprezzabili. La rete dei punti gioco nella provincia di Salerno coinvolgeva esercizi commerciali di Pagani, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio e Sant’Egidio del Monte Albino. Le operazioni hanno interessato anche soggetti residenti a Potenza, Cirò Marina e Favara, nonché uno già detenuto a Frosinone, con la collaborazione dei Nuclei di polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza, Crotone ed Agrigento. Il sodalizio disponeva inoltre di articolazioni all’estero che spaziavano dal Canada al Regno Unito, da Malta al Montenegro.
La complessa ed articolata organizzazione criminale è riconducibile alla famiglia dei Contaldo di Pagani (Salerno) detti “i caccaviello”. Il principale promotore, Contaldo Antonio, unitamente ai familiari, gestiva diverse piattaforme e canali “on-line” per la raccolta delle scommesse clandestine e del poker su internet, creandone anche di proprie. A tal fine si è giovato di collaborazioni con altre organizzazioni operanti sul territorio nazionale quali quelle riconducibili ai fratelli Tancredi di Potenza e con soggetti contigui a cosche della ‘Ndrangheta calabrese, anche costoro raggiunti dai provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria di Salerno.
Oltre all’arresto dei principali componenti dell’organizzazione criminale ed ai sequestri dei beni oggetto di reinvestimento e di quelli con i quali venivano perpetrati i reati contestati, sono state eseguite complessivamente 59 perquisizioni finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi investigativi a carico degli altri indagati a piede libero. In totale gli indagati sono 64, dei quali 57 sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza del gioco on line mentre altri rispondono di diversi reati scopo: oltre all’abusiva attività di organizzazione di gioco online sono contestate ipotesi di estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico, falsità, violenza privata, abusivo esercizio di una professione sanitaria, favoreggiamento personale e rivelazione di segreto d’ufficio. Nell’ambito dell’operazione sono state sottoposte a sequestro 23 attività commerciali – tra cui uno studio dentistico abusivo – e beni mobili registrati.
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state disposte nei confronti di Contaldo Antonio, Contaldo Vincenzo, Contaldo Giuseppe, Caputo Vincenzo, Stanzione Carmine, Marino Maurizio, Tancredi Luigi, Tancredi Antonio. Disposti gli arresti domiciliari nei confronti di: Contaldo Patrizia, Tagliamonte Luigi, Sorrentino Alfonso, Avallone Mafalda, Pascale Antonio, Pepe Alfonso, D’elia Salvatore, Ferrara Vincenzo, De Girolamo Del Mauro Bruno, Attianese Salvatore. lp/AGIMEG