Dati alla mano, con la crescita che sta facendo registrare la curva epidemiologica, per molte regioni il nuovo anno si potrebbe aprire con un cambiamento di colore. Questo vuol dire che in alcuni casi ci saranno delle restrizioni molto simili ad un nuovo lockdown.
In particolare i cambiamenti saranno molto importanti nel caso una regione diventi arancione o rossa. Per passare dalla zona gialla (dove oggi ci sono Veneto, Marche, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Calabria e le province autonome di Trento e Bolzano) alla zona arancione ci deve essere un’incidenza superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti, il 30% di posti letto occupati nei reparti ordinari e 20% nelle terapie intensive. Per la zona rossa: l’incidenza sempre superiore ai 150 casi ogni centomila abitanti, 40% di posti letto occupati nei reparti ordinari e 30% nelle terapie intensive.
Con gli attuali dati, sono ben 4 le regioni che rischiano di aprire il 2022 in “arancione” e precisamente Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Liguria e Calabria.
Per le sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò in zona bianca e in zona gialla è sufficiente anche il Green Pass Base, quello derivante da tamponi. In zona arancione è invece obbligatorio, per avere accesso alle suddette attività, il Green Pass “Rafforzato“.
IL DOCUMENTO UFFICIALE DEL GOVERNO
Questo significa che se qualche regione o territorio dovesse passare in arancione, le sale giochi, sale scommesse e sale bingo non chiuderanno ma resteranno aperte, con l’obbligo però del Green Pass “Rafforzato” per potervi accedere. E questo è quanto potrebbe capitare dal 3 gennaio 2022, se i dati continueranno a salire, in Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Liguria e Calabria. Sale completamente chiuse solo in zona rossa. lp/AGIMEG