Rossi (Procuratore Tribunale Bari): “Clan ripuliscono denaro sporco anche attraverso rete legale del gioco”

“Esiste il problema del reinvestimento dei soldi guadagnati attraverso il traffico degli stupefacenti. Rispetto a questo denaro, esiste il reinvestimento nel gioco legale o online. Abbiamo chiuso un procedimento, con sentenze passate in giudicato, riguardante il gioco online utilizzato da clan, con componenti baresi che facevano da leader, con molti investimenti di soldi e indagini che hanno evidenziato che all’interno del gioco legale vi erano problemi importanti di riciclaggio di denaro”.

E’ quanto ha detto presso l’Aula del V piano di Palazzo San Macuto, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Roberto Rossi, in audizione nella Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

“Questo ultimo fatto è risultato in un processo in cassazione, con condanne in primo e secondo grado. Faccio l’esempio del fenomeno del ticket-in e ticket-out: del denaro viene depositato, senza identificazione del soggetto che lo deposita, perchè per legge si viene identificati solamente in caso di vincite, in cambio viene restituito il ticket da mettere nella macchinetta, che si inserisce senza giocare, e si ritira poi il ticket-out, ossia un titolo di credito al portatore che non è controllato. Questi ticket vengono ceduti ad altri senza l’utilizzo di contanti e incassati in un’altra ricevitoria tramite bonifico che verrà rigirato al primo soggetto. E’ un fenomeno che necessita di un controllo, parliamo di diverse centinaia di milioni di euro”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG