Risso (pres. FIT): “Lo Stato deve intervenire per garantire uniformità a normativa sui giochi. Regole differenziate da Comune a Comune mettono in difficoltà la categoria”

“Le tabaccherie hanno sempre svolto un importante ruolo di prossimità, con il Covid ancora di più. Con la pandemia la popolazione ha preso atto che in tabaccheria si possono fare delle operazioni per le quali, prima, si andava in banca o in posta. Ora, stiamo pensando di collegarci ai Comuni per poter emettere anche noi certificati di loro competenza. Ad esempio quelli sulla residenza, matrimonio e tutti gli altri. Sarebbe un grande servizio pubblico. Con una spesa minima, l’utente evita code e risparmia tempo”. E’ quanto afferma il presidente della Federazione Italiana Tabaccai (FIT) Giovanni Risso, in un’intervista rilasciata a “Il Tempo”. “Anni fa, avevamo lanciato un progetto per poter coniugare, assieme alla sicurezza dei nostri punti, quella pubblica. Se installiamo delle telecamere – prosegue Risso – all’ingresso collegate con le forze dell’ordine, ad essere monitorata non è solo la tabaccheria, ma tutta l’area circostante. Solo che tutto questo ha un costo e servono contributi. Rappresentiamo una rete importante di cui, a volte, lo Stato si dimentica. Ci sono delle cose che devono cambiare. Sul fronte dei giochi, dove esistono delle regole differenziate da Comune a Comune, mettendo in difficoltà la categoria. Lì, lo Stato deve intervenire e garantire l’uniformità. Oppure gli aggi sui servizi sono molto bassi rispetto ai costi fissi, sempre più importanti, che dobbiamo sostenere. Per questo motivo stiamo lavorando affinché ci sia un confronto con il nostro settore”, ha concluso. ac/AGIMEG