Marcotti (Federbingo): “La senatrice De Petris, quando parla di cinema sostituiti da sale Bingo, dovrebbe sapere che proprio il Bingo ha salvato imprenditori, locali e creato posti di lavoro”

“ Il cinema e le sale cinematografiche devono ritornare a essere quello che erano quando eravamo ragazzi: luoghi in cui si andava insieme, si discuteva; c’erano il cinema d’essai e le rassegne cinematografiche e c’era intorno al cinema anche un fatto di crescita culturale, che è fondamentale per i nostri quartieri. È stato un dolore per tutti veder sostituire le sale cinematografiche con le sale Bingo in una certa stagione e vederle oggi chiudere, perché sono il contrario della riqualificazione dei nostri quartieri, in particolare delle periferie”. Queste le parole della senatrice Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto.

La domanda sorge spontanea. Perché tirare in mezzo le sale Bingo? Perché tirare in ballo situazioni che risalgono al secolo scorso?

“Quando si fanno certe affermazioni bisognerebbe prima informarsi. Le sale Bingo sono subentrate ai cinema in quei locali dove l’attività si era fermata. Si trattava di cinema chiusi e grazie proprio al Bingo sono stati salvati locali ed aiutato imprenditori di grave crisi economica.  In tutto questo ci tengo a ricordare che il Bingo ha premesso di creare circa 10.000 nuovi posti di lavoro” – ha dichiarato Italo Marcotti, presidente di Federbingo-Confindustria – “Forse alla senatrice dispiace che si siano salvati imprenditori, sale e creati posti di lavoro?”

“Colgo l’occasione per segnalare alla senatrice che a Roma, in fondo a via del Corso angoloCinema Metropolitan, 10 anni per un "no": Zingaretti affossa il progetto. La sala di via del Corso resta un fantasma - la Repubblica Piazza del Popolo, c’è  l’ex cinema Metropolitan dove il comune di Roma ha approvato un progetto che potrebbe consentire la riapertura di una sala cinematografica, più altre due sale a Roma, con gli oneri di urbanizzazione. Quel progetto, approvato dal comune di Roma, è bloccato dalla regione Lazio”.

“Riterrei più utile, per i cittadini e per le nostre città, che la senatrice si occupasse di acconsentire la rinascita della cultura del cinema in formato moderno – ha concluso Marcotti – piuttosto che rimpiangere modelli di intrattenimento che spontaneamente si sono spenti”. lp/AGIMEG