“Nella giornata di ieri, il 7 Settembre 2017, è stata finalmente raggiunta l’intesa della Conferenza Unificata in materia di gioco pubblico con vincita in denaro. Tuttavia, come spesso succede, dopo ben due anni di lavori, promesse e attacchi, il testo dell’intesa non scioglie tutti i dubbi che ci sono sulla materia. Molti si sentono vincitori, dal Governo alle Regioni, dagli Enti locali ai rappresentanti del mondo delle associazioni e via dicendo”. E’quanto scrive in una nota il Sindacato Totoricevitori Sportivi. “Il motivo è essenzialmente uno: il testo che è stato votato all’unanimità dalla Conferenza, si presta a diverse interpretazioni che in sede di applicazione potranno fare veramente la differenza. L’intesa, infatti, non è direttamente applicabile, ma è un documento meramente programmatico che dovrà essere tradotto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in un apposito decreto ministeriale – prosegue Sts –. Sarà tale decreto in definitiva a disciplinare, in maniera puntuale e specifica, le caratteristiche dei locali che possano installare gli apparecchi da intrattenimento, nonché le modalità con le quali Regioni ed Enti locali possano partecipare alla definizione delle regole per la loro installazione. Ad ogni modo una cosa è certa: per quanto ci riguarda, il testo dell’intesa è ben coerente alle nostre richieste. Le tabaccherie hanno tutto il diritto di aspirare ad essere riconosciute come esercizi certificati di primo livello e di proseguire l’attività di raccolta del gioco tramite slot, alla stessa stregua delle sale o di qualsiasi altro operatore. Per puntualizzare tale aspetto, abbiamo già provveduto a chiedere un incontro urgente con il sottosegretario Baretta, affinché le nostre peculiarità siano riconosciute nel decreto ministeriale di prossima emanazione”, conclude Sts. cdn/AGIMEG