Riordino giochi, avv. Travia (Studio Lorenzoni): “Bene la regolamentazione dei PVR ma ancora tante criticità nel decreto”

Il riordino del settore dei giochi, in particolare del segmento dell’online, sta tenendo banco tra gli addetti ai lavori. Lunedì il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di riforma, un documento che vuole mettere ordine al comparto ma presenta ancora alcuni punti da risolvere. Lo ha sottolineato anche l’avvocato Niccolò Travia, dello Studio Legale Lorenzoni.

“Bene la regolamentazione dei PVR, che nell’incertezza normativa sono stati spesso sanzionati da ADM, generando un grande contenzioso, ma rimangono alcuni aspetti problematici – le sue parole – In primis, la possibilità di attestare il possesso del requisito “di innovazione tecnologica e di cybersicurezza” mediante avvalimento, può comportare il rischio di vedere esternalizzata tutta la componente ICT e, non essendo più previsto nel nuovo codice il divieto che della stessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concorrente, potrebbe verificarsi una concentrazione del mercato sotto il profilo dei fornitori di infrastrutture tecnologiche”.

“Gli Internet service providers (ISP) e i gestori di reti di telecomunicazione devono far rispettare l’eventuale inibitoria rispetto ai siti illegali, se individuati da ADM e Guardia di Finanza. Tutti i prestatori di servizi di pagamento si vedono, invece, recapitare un onere organizzativo notevole, considerando l’obbligo di astenersi dal veicolare pagamenti a favore o per conto di soggetti privi di concessione, pena l’irrogazione di una sanzione pecuniaria da euro 30.000 a euro 180.000 per ogni violazione accertata. Banca d’Italia e ADM dovranno stabilire le procedure per consentire ai PSP di effettuare verifiche capillari su vari metodi di pagamento, al fine di identificare e prevenire le transazioni finanziarie relative a siti illegali”, ha proseguito l’avvocato Travia.

Ciascuna concessione per il gioco online avrà il costo di 7 milioni di euro. La spiegazione nella Relazione Tecnica

Travia si è soffermato su diversi aspetti del riordino: “I regolamenti che introdurranno o adegueranno la disciplina dei giochi dovranno essere adottati prima della gara, altrimenti il piano degli investimenti asseverato potrebbe subire rilevanti variazioni successivamente all’aggiudicazione, con necessità di adeguamenti e revisioni”.

“E ancora, gli “Ulteriori giochi svolti in modalità virtuale o digitale, anche attraverso il metaverso, istituiti e disciplinati con regolamento” non sono oggetto della gara prevista dal decreto. Non si capisce con quali modalità potranno essere erogati. Non si comprende inoltre come potrà il concessionario revocato o decaduto essere obbligato a proseguire l’attività in attesa del verificarsi di un evento che dipende dall’amministrazione. In assenza di norme sanzionatorie, l’inosservanza dell’obbligo sarebbe solo di natura risarcitoria, ma appare problematico l’accertamento del danno e il recupero delle somme nei confronti di un soggetto per il quale è divenuto impossibile conseguire l’oggetto sociale”. lb/AGIMEG