Rinaldi (GdF): “Nel 2013 aumentati del 30% gli interventi sul gioco”

“Nel 2013 abbiamo aumentato di oltre il 30% gli interventi di controllo sul settore del giochi. Questo per andare a colpire in particolare la criminalità organizzata. Le mafie, del resto, si attivano con strategie plurime”.  E’ Pasquale Rinaldi, tenente della Guardia di Finanza, che ha commentato il lavoro delle Fiamme Gialle per contrastare il gioco illegale, in occasione del seminario “C’è gioco e gioco”, in corso a Milano. “Per le newslot – ha spiegato – , l’intenzione del delinquente è quello di manipolare le schede di comunicazione con Sogei, facendo passare molte transazioni su una doppia scheda. Ultimamente il riciclaggio trova invece terra fertile con il gioco online, attraverso tante operazioni piccole cifre. Attraverso l’estorsione, infine, le mafie impongono le proprie macchinette: di fatto hanno un loro monopolio parallelo. Il problema ancora più grave è poi quando il fenomeno sfocia nell’usura, il reato meno denunciato”. Come avvengono i controlli?
“Al centro c’è il Comitato di Alta Vigilanza che in collaborazione con l’Adm, coordina tutti gli interventi basandosi anche con i dati di Sogei. La pianificazione è linea con le direttive del decreto Balduzzi. Una serie di computer in dotazione all’Aams e alla Gurdia di Finanza ci permette di controllare se il registro della slot è regolare. Sulla media provinciale della raccolta calcoliamo le differenze, con il fine di organizzare le nostre azioni.  Non da ultimo abbiamo anche oscurato oltre 4.871 siti di gioco online”. cz/AGIMEG