“Abbiamo esaminato come parti processuali il verbale del CTS del 3 dicembre da cui si evince chiaramente che non vi sono dei dati scientifici ed epidemiologici sui contagi nelle sale che supportino la scelta di chiudere le sale da gioco e sospendere la raccolta anche nei punti generalisti”. Lo dice ad Agimeg, l’avv. Luca Giacobbe – che ha assistito gli operatori insieme agli avvocati Benelli, Fiorentini, Ripamonti, Lepore e Tariciotti – al termine dell’udienza in camera di consiglio che si è svolta al Tar Lazio, nel corso della quale gli operatori dei giochi hanno chiesto di sospendere il Dpcm del 3 novembre scorso. “Quello che è importante segnalare” prosegue Giacobbe, “è che la chiusura delle sale da gioco è frutto di una decisione eminentemente politica. Per dovere di chiarezza il Governo dovrebbe – in modo del tutto trasparente – comunicare che si tratta di una scelta politica adottata sulla base del numero complessivo di contagi e deceduti giornalieri”. E’ inutile infatti appellarsi alle decisioni del Comitato Tecnico Scientifico o a dati scientifici specifici sulle sale, visto che semplicemente “questi elementi non ci sono”. Ma secondo Giacobbe, il Governo “dovrebbe anche spiegare perché si rifiuta di valutare qualsiasi proposta di revisione dei protocolli delle sale da gioco già particolarmente stringenti”. lp/AGIMEG