Il mondo “a colori” delle regioni sembra mandare segnali confortanti per il settore del gioco pubblico. Il decreto con il quale il Governo ha stabilito nel 1° luglio il giorno per la riapertura di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, casinò e corner, fa riferimento, per quanto riguarda i colori delle regioni, al decreto del 2 marzo scorso. Nel decreto di marzo, per le regioni in zona bianca era previsto l’abbattimento di gran parte delle restrizioni anche in tema di riaperture delle attività economiche. Secondo fonti istituzionali interpellate da Agimeg, da un’attenta lettura dell’ultimo decreto si evince come, nelle regioni bianche, le sale giochi possano essere riaperte anche prima della scadenza del 1° luglio, data che riguarda le zone gialle. Questa lettura fa sì che a prescindere da possibili interventi (si parla sempre più spesso di una possibile riapertura per il 9 giugno in modo tale da poter salvare almeno la stagione delle sale scommesse grazie al campionato europeo di calcio) le sale giochi possono riaprire prima. Sono infatti in fase di revisione i criteri per entrare in zona bianca, una modifica che faciliterebbe l’entrata in questa fascia di molte regioni. I primi calcoli indicano che circa la metà delle regioni potrebbe rientrare presto in zona bianca e quindi, sempre secondo le fonti interpellate da Agimeg, far riaprire le attività di gioco. Se questo comunque non dovesse accadere (come successe in Sardegna poco tempo), nonostante la zona bianca, il settore del gioco è pronto a dare battaglia nelle aule di tribunale. sb/AGIMEG