Zona bianca: ecco quante sale giochi e sale scommesse non hanno riaperto in Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. Cosa succederà nel resto delle Regioni e la chiusura “differita”

La “zona bianca” è stata accolta con grande soddisfazione dagli operatori di gioco pubblico. L’entrata delle regioni nella suddetta fascia ha già permesso il ritorno all’attività di diverse sale giochi, sale scommesse, sale bingo e corner.

Da lunedì hanno ripreso a lavorarle sale che offrono gioco pubblico in Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. Liguria, Umbria, Veneto e Abruzzo  diventeranno “bianche” il 7 giugno.  Attese in zona bianca il 14 giugno la Provincia di Trento, Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia e Emilia-Romagna. Il 21 giugno potrebbero unirsi, se proseguirà il trend dei dati attuale, Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania. Molto probabilmente il 28 toccherà alla Valle d’Aosta.

Ma 330 giorni di chiusura in 15 mesi (poco invidiabile record europeo per questo tipo di attività) si sono fatti sentire. Non tutte le attività ce l’hanno fatta a riaprire. Agimeg ha effettuato un sondaggio presso i principali operatori di gioco. Ne è venuto fuori un quadro abbastanza definito, anche se ovviamente con delle differenze tra i singoli concessionari.

Per quanto riguarda le sale giochi e sale scommesse, circa il 10% delle sale non ha riaperto. Si tratta di un dato riferito alle prime tre regioni passate in “zona bianca”, quindi Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. Ma il 10% di serrande abbassate potrebbe essere un dato prudenziale, visto che con l’arrivo in zona bianca delle grandi regioni, la percentuale delle sale chiuse potrebbe aumentare.

E attenzione alla chiusura “differita”. Dopo 10 mesi di chiusura, la voglia di tornare a lavorare è tanta e per questo molte sale hanno riaperto ma portandosi dietro situazioni economiche e debitorie pesanti. Tra protocolli e ritorno al consumo da parte degli utenti, per diverse sale giochi riprendere un’attività redditizia potrebbe essere impossibile o richiedere troppo tempo. Per questo potrebbero essere chiusure “differite”, cioè successive alla riapertura.

Quella che segue è una tabella con valori orientativi, elaborati sui dati del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, di quante sale giochi e sale scommesse non hanno riaperto o potrebbero non riaprire per singola regione (la tabella non tiene conto delle normative regionali che potrebbero influire sui dati riportati):

Regione Sale scommesse Sale giochi
Abruzzo 35 20
Calabria 55 18
Campania 165 60
Emilia Romagna 60 35
Friuli Venezia Giulia 12 10
Lazio 85 50
Liguria 20 11
Lombardia 100 70
Marche 28 15
Molise 5 6
Piemonte e Valle d’Aosta 64 50
Puglia e Basilicata 95 45
Sardegna 22 7
Sicilia 180 25
Toscana 55 40
Umbria 16 10
Veneto e Trentino Alto Adige 48 60
  • elaborazioni Agimeg

sb/AGIMEG