Germania, per i giudici “L’ente regolatore è incostituzionale”. E secondo gli operatori “Il Trattato adesso non ha più senso”

Germania, l’ente regolatore dei giochi, il Glücksspielkollegium, “viola i principi della democrazia, dal momento che non è sottoposto alla supervisione del governo federale, o a quella di un land. E’ pertanto privo di legittimazione democratica”. A stabilirlo è stata la Corte Amministrativa dell’Assia – giudice di ultima istanza, la cui sentenza pertanto non può essere impugnata – che sembra così seppellire definitivamente il processo tedesco che avrebbe dovuto portare all’assegnazione di 20 licenze per il gioco online. Secondo i giudici amministrativi, l’ente regolatore, inoltre, è stato dotato di poteri decisionali e responsabilità eccessivi, che non rispettano i principi costituzionali tedeschi, in base ai quali “non è ammesso un soggetto terzo con poteri decisionali, che si aggiunga a quelli federali e dei singoli land”. Nei mesi scorsi già altri giudici avevano condannato l’iter di assegnazione delle licenze – bollandolo come non trasparente – il Trattato federale in sé tuttavia era rimasto in piedi. Dopo questa sentenza tuttavia “Cade uno dei pilastri su cui si reggeva il Trattato, e la legge diventa inutile” ha commentato Norman Faber, presidente del Deutscher Lottoverband, associazione che riunisce gli operatori privati delle lotterie. “Adesso serve adottare in tempi rapidi una legge che sia costituzionale e conforme ai principi comunitari”. lp/AGIMEG