Rendiconto 2022: “Nel settore del gioco la Guardia di Finanza ha vigilato sul corretto adempimento degli obblighi imposti dalla normativa fiscale e antiriciclaggio”

“In generale, la formazione dei residui di versamento è riconducibile, in larga parte, ai meccanismi di riversamento diretto nelle casse degli enti ad autonomia differenziata dei tributi statali compartecipati, nonché alle modalità di recupero a carico dei medesimi enti di somme dovute allo Stato sulla base della legislazione vigente. Più recentemente, a tali motivazioni si sono aggiunti altri fenomeni a seguito di alcune modifiche normative. Precisamente, i resti da versare complessivi, i quali si concentrano prevalentemente nel titolo I di entrata, sono dovuti a: (…) le quote dei proventi dei giochi statali in concessione trattenute dai concessionari a titolo di aggio e per il pagamento delle vincite di piccolo importo che gli stessi possono erogare direttamente ai giocatori. Tali somme sono oggetto di regolazione contabile, a carico di appositi capitoli di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze, nel corso dell’esercizio e, per le giocate che si riferiscono agli ultimi mesi dell’anno, nell’esercizio successivo. Rientrano tra questa tipologia, i proventi del lotto, delle lotterie istantanee e tradizionali, e del bingo. L’incremento di tali residui da versare rispetto all’anno 2021 (i quali erano pari a 1.873 milioni di euro) è riconducibile, al mancato versamento, già nell’esercizio di competenza, degli utili relativi alle lotterie istantanee, con conseguente incremento della quota che verrà riversata nell’esercizio successivo”.

E’ quanto sottolineato nel rendiconto generale della amministrazione dello stato per l’esercizio finanziario 2022.

“Dall’analisi per categorie di entrata emerge che i resti da riscuotere si concentrano, principalmente, nella categoria riguardante i recuperi, rimborsi e contributi (categoria XI), per un totale di circa 55.369 milioni di euro, e in quella relativa ai proventi dei servizi pubblici minori (categoria VII), per complessivi 46.110 milioni di euro. Rientrano nella prima, in particolare, gli importi ancora da riscuotere per interessi e sanzioni relativi a violazioni in materia di imposte (per i quali è stata effettuata una riduzione per i crediti ritenuti inesigibili analoga a quella applicata alla componente tributaria); rientrano, invece, nella seconda i residui connessi alle multe e sanzioni varie afferenti a fattispecie di natura non tributaria, alle oblazioni e condanne a pene pecuniarie per contravvenzioni alle norme per la tutela stradale. Anche le somme rimaste da versare del titolo II si concentrano nelle medesime categorie: 2.531 milioni di euro nella categoria VII, generati principalmente dalla gestione del gioco del bingo e delle lotterie istantanee e tradizionali; 1.011 milioni di euro nella categoria XI riferiti prevalentemente ai capitoli collegati alle sanzioni connesse alla riscossione delle imposte sia dirette, che indirette, nonché a quelle in materia di accise e di imposte di consumo”, aggiunge.

“Nel settore del gioco pubblico il Corpo della Guardia di Finanza ha vigilato sul corretto adempimento degli obblighi imposti dalla normativa fiscale e antiriciclaggio, al fine di tutelare gli attori della filiera regolare dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, contrastando le infiltrazioni della criminalità economica, anche di tipo organizzato”, continua.

Nel Programma: 1.4 – Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi d’imposte del Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Trasferimento somme destinate ai rimborsi imposte dirette ed indirette; restituzione imposte e rimborsi; Agevolazioni fiscali a favore delle famiglie per fornitura energia e gas; Ammortamento beni immobili patrimoniali e beni mobili; Gestione delle spese relative agli aggi su giochi e lotterie e al contenzioso in materia di giochi e lotterie, incluse le restituzione delle cauzioni; Recuperi tributari effettuati nei confronti delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome; Gestione delle vincite su scommesse ippiche e dei aggi relativi al servizio”.

Nel Programma: 1.8 – Accertamento e riscossione delle entrate e gestione dei beni immobiliari dello Stato: “Convenzione con l’Agenzia delle entrate per l’accertamento e i relativi contenziosi in materia di entrate tributarie, catasto e mercato immobiliare; Convenzione con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli per il controllo, l’accertamento e la riscossione delle imposte sulla circolazione delle merci, garanzia della sicurezza sui giochi e controllo sulla produzione e vendita dei tabacchi; Convenzione di servizi con l’Agenzia del demanio ivi compresi gli interventi per la razionalizzazione dei fabbisogni manutentivi e locativi delle Pubbliche amministrazioni PAA e la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato; Assistenza fiscale tramite i Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (Caaf); Trasferimento alla RAI della quota del canone di abbonamento alle radiodiffusioni per le esenzioni del pagamento concesso agli anziani con basso reddito e ai centri per anziani; Spese per il servizio di riscossione tributi”. cdn/AGIMEG