“A livello centrale, la Direzione Antifrode, nell’ambito delle competenze dell’Agenzia, definisce le strategie di controllo nel settore dogane e IVA negli scambi internazionali (oltre che nel campo delle accise, giochi e tabacchi), attraverso la predisposizione di indirizzi e direttive alle strutture territoriali, monitorandone l’attuazione e garantendone l’uniformità, individuando le tecnologie da utilizzare per le attività di analisi, di prevenzione e controllo; monitora ed analizza altresì, mediante la creazione e la gestone di banche dati, i flussi commerciali e le altre informazioni in possesso dell’Agenzia, allo scopo di elaborare profili di rischio per orientare e rendere più efficace l’attività di controllo, svolge attività di intelligence sui flussi commerciali a rischio, cura e coordina i laboratori chimici dell’Agenzia, svolge attività di mutua assistenza e cooperazione amministrativa”.
E’ quanto si legge nella Relazione sull’attività svolta dal Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’unione europea (Anno 2023) presentata dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Fitto.
Riguardo al contrasto del riciclaggio si legge: “Gli operatori di cui all’art. 3 – i cc.dd. “soggetti obbligati”, che nel tempo si sono ampliati, andando ad includere intermediari finanziari, professionisti, operatori non finanziari (come gallerie d’arte e aziende di recupero credit) e recentemente anche fornitori di servizi relativi a valute virtuali e portafogli digitali, nonché operatori nel settore del gioco d’azzardo e dei compro-oro – devono adempiere a molteplici obblighi, tra i quali, come già anticipato, spiccano quelli dell’adeguata verifica della clientela e d’inserimento nel circuito antiriciclaggio della segnalazione di operazioni sospette, nel momento in cui – senza ritardo – sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa”, continua.
“Nel corso del 2023, all’esito del proficuo confronto collaborativo, svoltosi attraverso riunioni tecniche sia presso la sede dell’Agenzia sia presso il Comando Generale della Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha sottoscritto un importante Protocollo d’intesa con il Corpo della Guardia di Finanza, teso ad assicurare, negli ambiti di interesse comune, un efficace coordinamento operativo interistituzionale nel contrasto agli illeciti. (…) L’obiettivo è stato quello di una piena valorizzazione delle sinergie istituzionali consolidando i rapporti di cooperazione, di supporto reciproco e di complementarietà delle due Amministrazioni, garantendo il pieno coordinamento operativo per il contrasto del contrabbando e degli altri traffici illeciti connessi alla circolazione della merce in ingresso e in uscita nel o dal territorio doganale dell’Unione Europea, nonché delle violazioni nei settori delle accise e delle altre imposte sulla produzione e sui consumi, del “gioco pubblico” e della movimentazione transfrontaliera di denaro contante”, conclude. cdn/AGIMEG