“Per quali ragioni, nonostante la progettazione esistente e le risorse già stanziate non sia ancora stata data attuazione a tutte le attività di prevenzione primaria, come previsto dal Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico (GAP) realizzando il Piano di comunicazione previsto, e con quali tempi intende attuare le azioni previste”. E’ quanto chiede all’Assessore alla Sanità il Consigliere regionale Piemonte Domenico Rossi (PD) nell’interrogazione “Realizzazione del piano di comunicazione della legge regionale 2 maggio 2016, n. 9 – Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”.
“Premesso che il Gioco d’azzardo patologico (GAP) è una patologia inserita all’interno dei LEA dal Ministero della Salute; oltre ai problemi di natura sanitaria il GAP ha delle conseguenze sociali dagli impatti sempre più devastanti, che ricadono sulle famiglie di piemontesi; la Regione Piemonte è dotata di una delle normative più avanzate in Italia in tema di contrasto alla ludopatia, ovvero la legge regionale 2 maggio 2016, n. 9 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale; grazie a tale legge regionale, con il “Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico (GAP)”, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale, il 27 dicembre 2017 sono stati previsti elementi di grande importanza, quali un piano di contrasto, annunci stampa, azioni sui social media, l’attivazione di un numero verde, una campagna di sensibilizzazione, la diffusione del logo “Slot, no grazie” e persino un software per monitorare il rispetto della norma.
Considerato che l’attuale Giunta regionale non sta dando alcuna attuazione alla l.r. n. 9/2016, attraverso il Piano, al punto tale che nessuna delle misure sopra elencate è ancora stata realizzata; rilevato che tale comportamento amministrativo dell’Ente più rilevante sul territorio regionale, di fatto lascia soli i Comuni che intendano attuare la legge e, al tempo stesso, depotenzia gli effetti della legge; in base a quanto dichiarato dall’Assessore Marrone in Consiglio regionale, in data 2 luglio 2020, le risorse sono già ripartite, tuttavia non risulta che i fondi siano stati realmente destinati.
Sottolineato che per quanto concerne l’ambito prettamente sanitario il Piano regionale in oggetto, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale del 27 dicembre 2017, è stato attuato per la parte inerente le azioni delle AASSLL (area Prevenzione, formazione e Cura) attraverso l’utilizzo dei Fondi Statali attualmente trasferiti alle Regioni inerenti gli Anni Finanziari 2016 e 2017. Infatti, con DD n. 882 del 21-12-2017 sono stati impegnati ed erogati i fondi Anno Finanziario 2016 pari a €3.718.538. Delle tre azioni quali “ Implementazione attività di prevenzione primaria” (Piano di comunicazione, annunci stampa, spot radio, banner web, social media marketing, etc) e “Interventi di counseling con postazioni mobili”, a cui sono stati destinati 580.000,00 euro, l’ “ Attivazione del Numero Verde dedicato”, al quale sono stati destinati 20.000,00 euro, e la “Formazione della Polizia Locale”, alla quale sono stati destinati 95.000,00 euro, per un totale di 695.000,00 euro, solamente quest’ultima è stata avviata, con un certo successo, su diverse aree del territorio regionale. Le altre due, essendo sotto l’esame dell’Amministrazione regionale, sono tutt’ora sospese. Dal riparto si evince che €. 580.000 sono stati trasferiti alla Dir. Regionale Gabinetto Presidenza Giunta Regionale per le attività di Comunicazione istituzionale (avvio della Campagna pubblicitaria regionale con annesse tutte le attività collegate: avvio del Sito web, del marchio regionale “Slot no grazie!” ecc.). con DD n. 702 del 16-10-2019 sono stati impegnati ed erogati i fondi seconda tranche Anno Finanziario 2017 pari a €. 2.916.000 erogati alle AASSLL (su un importo totale di €.3.338.146,68) per la prosecuzione delle attività di Prevenzione, formazione e cura dei Disturbi da Gioco d’Azzardo patologico. La restante quota pari a €. 442.146,68 non è stata ancora impegnata a favore delle Direzioni regionali Gabinetto Presidenza Giunta Regionale e Ambiente e Territorio, ad eccezione della parte inerente la collaborazione con l’IRES (a cui è stata erogata la quota parte di €. 42.146,68 per le attività di supporto alla Direzione regionale Sanità e Welfare per la redazione del Report inerente la clausola valutativa di cui all’art. 12 L.R. 9/2016). Anche in questo caso le risorse della seconda annualità del Fondo statale impegnate per le attività di Comunicazione istituzionale sono al momento sospese in attesa di indicazioni specifiche da parte della Presidenza della GR sull’avvio della Campagna regionale di Prevenzione al GAP.
Sintetizzato che sono stati trasferiti alla Direzione Gabinetto Presidenza GR una prima tranche di 600.000 euro (580.000 + 20.000) erogati mentre la seconda annualità (2017) sono stati accertati e indirizzati alla Direzione Gabitto Presidenza GR (100.000 + 180.000) ma ancora da impegnare, in funzione del fatto che si devono utilizzare i fondi della prima annualità 2016 poc’anzi menzionati.
Ritenuto che nella prevenzione e lotta al GAP siano fondamentali le azioni di informazione e formazione, senza le quali i provvedimenti regolatori perdono di efficacia; preso atto che in diverse occasioni, sia in aula sia tramite stampa, il Presidente della Giunta e gli assessori hanno sempre dichiarato di voler contrastare il GAP e di non condividere solo alcuni aspetti dell’attuale normativa vigente.
Si chiede per quali ragioni non sia ancora stata data attuazione a tutte le attività di prevenzione primaria, come previsto dal Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico (GAP) realizzando il Piano di comunicazione previsto”. cr/AGIMEG