La legge regionale del Piemonte in materia di gioco “ha avuto come unica conseguenza la chiusura delle piccole e medie imprese di settore e le conseguenti perdite occupazionali, mentre mancano ancora evidenze positive riguardo alla lotta al GAP. Stiamo assistendo inermi alla cancellazione totale della rete terrestre del settore del gioco lecito, lasciando altresì ampi spazi di manovra al gioco illegale. Non è possibile che si adottino ancora politiche proibizioniste quando è stato decretato più volte da studi autorevoli che il distanziometro non risolve il problema della tutela della salute pubblica, mentre grava pesantemente sull’occupazione e sul bilancio delle piccole e medie aziende del settore”. E’ quanto ha dichiarato questa mattina il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar Domenico Distante che, insieme al presidente della delegazione Sapar Piemonte Alessia Milesi, è stato audito dalle Commissioni Terza e Quarta e dal Comitato per la valutazione della normazione e la valutazione delle politiche del Consiglio Regionale del Piemonte, relativamente alle eventuali modifiche alla legge Regionale numero 9/2016 “Norme per la prevenzione ed il contrasto al gioco d’azzardo patologico”, che tra gli altri obblighi fissa le distanze minime dai luoghi sensibili come requisito per l’installazione degli apparecchi da gioco di cui all’art.110 comma 6 del Tulps. Nel corso dell’incontro, il presidente Distante ha evidenziato ai presenti le criticità della normativa rinnovando la completa disponibilità da parte dell’associazione a “collaborare e concertare con il governatore Alberto Cirio e il consiglio tutto perché, pur nelle differenze di vedute, siamo uniti da un comune senso di responsabilità civile, che significa tutela del lavoro e della salute pubblica”. lp/AGIMEG