Regione Emilia-Romagna, bocciata risoluzione FdI per stanziare ulteriori contributi a fondo perduto alle imprese. PD: “Richiesta superata, aiuti già previsti”

Risorse a fondo perduto per quelle attività produttive che da ottobre hanno dovuto sospendere del tutto o in parte il proprio lavoro a causa della pandemia. Lo chiede la risoluzione di Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia respinta oggi in Aula, che sollecitava la Regione a risarcire con uno stanziamento ad hoc i costi sostenuti dalle attività che negli scorsi mesi, per poter ripartire, hanno dovuto adeguare le proprie strutture così da garantire gli standard di sicurezza richiesti. “Questa risoluzione- spiega Tagliaferri- è stata ampiamente superata dagli eventi ma soprattutto dall’incalzare di atti di governo, prodotti uno dopo l’altro, raffazzonati senza una logica e senza base scientifica a legittimarli, con decisioni sempre più incomprensibili su attività che già avevano investito per mettersi in regola con le direttive sanitarie. Attività che già avevano sofferto per il lockdown della primavera scorsa e che, pur con le regole restrittive previste dal distanziamento fisico, cercavano faticosamente di riprendersi. Non ce ne facciamo nulla degli sgravi fiscali, Bonaccini e la Giunta devono fare i conti con il mondo reale e con chi non ce la fa più a sopravvivere”. Parole a cui replica la consigliera del Partito democratico Palma Costi: “Risorse di questo tipo per ristorare le attività maggiormente colpite sono già state previste. Nello stesso tempo, le Regioni, in questo confronto continuo che svolgono con il governo, hanno ottenuto ulteriori 250 milioni (per l’Emilia-Romagna sono 21 milioni) per far fronte ai problemi, ora ulteriormente aggravati dal fatto di essere ancora in zona arancione. Credo che la risoluzione di Tagliaferri sia assolutamente superata”. ac/AGIMEG